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Fermato uno degli scafisti del naufragio del 12 aprile - Trapani Oggi

Trapani | Cronaca

Fermato uno degli scafisti del naufragio del 12 aprile

20 Aprile 2015 16:34, di Ornella Fulco
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Un cittadino di origine senegalese, Da Mbao, 20 anni, č stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto a seguito delle indagini condotte dalla Squad...

Un cittadino di origine senegalese, Da Mbao, 20 anni, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto a seguito delle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Trapani e di quella di Reggio Calabria per il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina in concorso con ignoti. Il provvedimento è stato firmato dal Procuratore Marcello Viola e dal sostituto Procuratore Verzera della Procura della Repubblica di Trapani. Secondo la ricostruzione degli investigatori, Mbao, lo scorso 12 aprile, pilotava alternandosi con un'altra persona non ancora identificata, un’imbarcazione di legno di circa 20 metri, partita dalla città libica di Zuara con a bordo 500 migranti - tra cui donne e bambini - di diverse nazionalità, naufragata a circa 80 miglia dalle coste libiche. Giunti nei pressi di un mercantile, il senegalese aveva tentato una manovra di avvicinamento e, non riuscendo nell’intento, nell’estremo tentativo di evitare la collisione aveva effettuato una brusca manovra in conseguenza della quale l’imbarcazione di legno si era rovesciata facendo finire in mare quasi tutti i migranti trasportati. La nave “Bersagliere” della Marina Militare Italiana, giunta sul posto, aveva messo in salvo circa 150 naufraghi i quali, a bordo di altre navi militari, erano stati condotti al porto di Reggio Calabria. Otto salme - cinque uomini, tre donne e un ragazzo - recuperate da un'unità della Guardia Costiera, erano state recuperate e trasportate a Trapani la sera dello scorso 13 aprile. Le testimonianze raccolte tra i sopravvissuti al naufragio da parte degli uomini della Squadra Mobile di Reggio Calabria, hanno consentito di ricostruire le modalità con cui si era svolto il viaggio. I superstiti hanno raccontato di essere partiti alla volta dell’Italia pagando, ad un’organizzazione criminale di stanza in Libia, somme di denaro oscillanti tra 500 ed i 1000 dinari a persona. Componenti della stessa organizzazione avevano poi provveduto a trasferirli con dei gommoni dalla spiaggia di Zuara sull'imbarcazione in legno che era ormeggiata al largo in attesa di dirigersi verso le coste siciliane. Un altro sopravvissuto, nel frattempo trasferito al Cie di Trapani, ha raccontato agli agenti della Mobile trapanese che a guidare l’imbarcazione dalla Libia fino al luogo del naufragio erano stati due uomini, di cui uno privo di una gamba. Sulla base di quest'ultimo particolare si è provveduto a ricercare nei centri, dove nel frattempo erano stati distribuiti i migranti superstiti, un uomo con questa caratteristica che è risultato essere il senegalese Da Mbao. Il testimone ospitato a Trapani ha confermato l’identificazione del fermato che è stato raggiunto nella città calabrese dal provvedimento restrittivo emesso, nel frattempo, dalla Procura di Trapani. Le indagini delle Squadre Mobili di Reggio Calabria e Trapani proseguono per identificare eventuali altri scafisti.

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