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Finisce in carcere con un complice, il collaboratore di giustizia Vincenzo Calcara - Trapani Oggi

Cronaca

Finisce in carcere con un complice, il collaboratore di giustizia Vincenzo Calcara

28 Gennaio 2020 13:30, di Redazione
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Ha ricattato un giovane ristoratore di Genova

Sabato Calcara filma col cellulare un topo che entrava dentro un noto ristorante self service del centro genovese. Dopo alcuni minuti, insieme al suo complice (Santo Cangialosi, di Partinico, precedenti per ricettazione) si presenta dal titolare: "Voglio un pasto gratis, altrimenti diffondo il video". Il gestore, spaventato, li ha invita a tornare l'indomani. Ieri a pranzo, si sono puntualmente presentati al ristorante: hanno mangiato ma dopo la consumazione hanno chiesto soldi. Il ragazzo ha messo in una busta 150 euro che però non sono bastati. A quel punto è intervenuto lo zio del giovane, socio del ristorante, che ha chiamato la polizia. Per i due estorsori è scattato l'arresto, perché avevano ancora in mano la busta coi soldi. Ancora da chiarire cosa facessero, lui e il suo complice, a Genova.

Sta coordinando l'indagine il pubblico ministero, Daniela Pischetola, a convalidare l'arresto sarà il gip Filippo Pisaturo.

Nella storia della mafia Vincenzo Calcara ha rivestito un ruolo non certo secondario. A metà degli anni '80 Calcara fu incaricato di uccidere Paolo Borsellino con un fucile di precisione, ma lui decise di raccontare - proprio alla vittima designata al giudice Borsellino - i segreti delle "famiglie" di Trapani.  Quando si trovò davanti il giudice che lo interrogava gli disse: "Ero io quello che doveva ucciderla". A verbale raccontò: "Un giorno, nel settembre del 1991, sono stato convocato dal mio capo assoluto della mia famiglia di Trapani, Francesco Messina Denaro. Mi spiegarono di tenermi pronto, era stata decisa la morte di Paolo Borsellino: era un grande onore per me, avrei fatto strada dentro Cosa nostra. Sapevo l'odio che c'era dentro Cosa nostra e oltre Cosa nostra. Quando dico oltre intendo dire tutte quelle entità che sono sempre state collegate con Cosa nostra. E lui di questo ne era ben cosciente".
 

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