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Finita la "sperimentazione" della raccolta differenziata, tornano i cassonetti

24 Aprile 2017 13:12, di Redazione
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Terminato il periodo di "sperimentazione" sono tornati i cassonetti nelle aree cittadine interessate dalla raccolta differenziata porta a porta dei ri...

Terminato il periodo di "sperimentazione" sono tornati i cassonetti nelle aree cittadine interessate dalla raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti. Si tratta di via Virgilio e via Giovan Battista Fardella e piazza Martiri d'Ungheria. Un'esperienza avviata dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Trapani Servizi non ha raggiunto, però, i risultati sperati. Pochissime informazioni ai cittadini a cui carico doveva essere l'acquisto dei relativi contenitori e sacchetti hanno fatto sì che il sistema non funzionasse o, comunque, raggiungesse quote minime. Il sindaco Vito Damiano, così come altri sindaci del territorio aveva emanato l’ordinanza lo scorso novembre in via emergenziale per rispondere al provvedimento del presidente della Regione Crocetta che chiedeva ai sindaci di emanare provvedimenti, "anche contingibili ed urgenti che dispongano l’immediato avvio alle azioni necessarie per definire un Piano di emergenza per la raccolta differenziata”. “Il sistema di raccolta differenziata porta a porta è stato avviato in maniera non adeguata per i mezzi e il personale e ben presto si arriverà al capolinea senza possibilità di tornare indietro – aveva detto Enzo Catalano, del sindacato autonomo Usae – I lavoratori sono ormai esausti di affrontare turni notturni estenuanti e stressanti e con mezzi in condizioni sempre più precarie”. A ciò si aggiunge anche lo stato di forte sofferenza economica della società Trapani Servizi – in attesa di pagamenti da parte delle istituzioni – e il costo elevato del servizio di raccolta differenziata, circa 22 mila euro al mese, divenuto insostenibile per il Comune alle prese con un buco in bilancio di 4 milioni di euro dovuto, fra l’altro, anche alla mancata approvazione da parte del Consiglio comunale delle nuove tariffe Tari e dalla mancata riduzione delle agevolazioni fiscali esistenti per chi conferisce direttamente all’isola ecologica.

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