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Fragnelli ai giornalisti: "Comunicazione al centro della dimensione umana"

24 Gennaio 2015 15:22, di Ornella Fulco
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"Che tu abbia la forza di seguire la giostra degli avvenimenti, senza salirci sopra", questo l'augurio rivolto ai giornalisti trapanesi dal vescovo Pi...

"Che tu abbia la forza di seguire la giostra degli avvenimenti, senza salirci sopra", questo l'augurio rivolto ai giornalisti trapanesi dal vescovo Pietro Maria Fragnelli - prendendo in prestito le parole dello scrittore e giornalista Antonio Baldini - nel corso del tradizionale incontro svoltosi oggi per la festività di San Francesco di Sales, patrono della categoria. "La vostra comunicazione sia come incenso profumato - ha detto ancora il vescovo donandone poi a tutti i presenti qualche grano nel corso del momento di preghiera che ha preceduto l'incontro vero e proprio con la stampa locale. “Un dono semplice - ha spiegato - per cogliere insieme il significato del complesso lavoro a cui vi dedicate ogni giorno. Non possiamo tenerlo in tasca ma dobbiamo bruciarlo e consumarlo finché il suo profumo non si effonde”. Fragnelli ha posto l'accento sulla necessità di impegnarsi nella ricerca della verità e verso una onestà professionale "che presuppone uno sforzo di documentazione e di conoscenza sempre maggiore, sforzo personale ma anche di categoria perché se un gruppo di giornalisti e professionisti della comunicazione cresce nei valori etici e spirituali, questo fa la differenza nella società, nella città, nella Chiesa, nel dialogo con le altre culture". Poi, citando alcuni concetti espressi da papa Francesco nel suo messaggio per la Giornata Mondiale delle comunicazioni sociali, ha ricordato come la comunicazione sia il centro della dimensione umana, un'attività che comincia all'interno della famiglia, "primo grembo" in cui si apprende a comunicare, "luogo dove si impara a convivere nella differenza" - come dice il papa - e dalla quale si parte per andare incontro alla società, agli altri. "Voglio esprimere - ha concluso monsignor Fragnelli - ancora una volta a tutti voi vicinanza e disponibilità ad un dialogo che permetta alla Chiesa locale di crescere. Come non c’è una madre o una famiglia “ideale” anche la Chiesa è fatta di carne, è umanità in cammino, dunque non perfetta ma consapevole di portare un tesoro per il mondo seppure in vasi di creta. Ci consegniamo e ci riconsegniamo a voi con la dolcezza e insieme con la fermezza di San Francesco di Sales”. Tempo di sfide difficili anche per i giornalisti, ha rimarcato il segretario provinciale di Assostampa Giovanni Ingoglia, che devono sentirsi chiamati a raccontare una "terra mortificata dalle ingiustizie" come la nostra, una società "con i suoi problemi e le sue manchevolezze che, forse, capisce meglio la Chiesa che la Politica". Oggi dunque, per dirla con le parole di papa Francesco nel messaggio per la Giornata Mondiale delle comunicazioni sociali- è necessario "reimparare a raccontare, non semplicemente a produrre e consumare informazione" perchè "raccontare significa comprendere che le nostre vite sono intrecciate in una trama unitaria, che le voci sono molteplici e ciascuna è insostituibile".

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