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Fragnelli: "I giovani e i poveri porta per uscire dalle difficoltà"

12 Gennaio 2014 16:14, di Ornella Fulco
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"I giovani e i poveri sono le voci più vive attraverso cui il popolo di Dio manifesta i suoi desideri e le sue speranze. Queste le parole del vescovo ...

"I giovani e i poveri sono le voci più vive attraverso cui il popolo di Dio manifesta i suoi desideri e le sue speranze. Queste le parole del vescovo Pietro Maria Fragnelli, nel corso dell’omelia tenuta ieri nella Chiesa Madre di Alcamo, pochi minuti prima che avesse inizio il rito di ordinazione di quattro nuovi sacerdoti, Fabio Angileri, Giuseppe Bruccoleri, Boniface Nkurunziza e fra' Sergio Farcas. “In questo momento - ha detto Fragnelli - le nuove generazioni di Alcamo e di tutta la Diocesi si rendono conto che il vescovo e la Diocesi, con l’ordinazione sacerdotale, stanno rivolgendo loro non una semplice lettera di incoraggiamento e di augurio, stanno consegnando loro una risposta scritta nella carne e nel sangue di quattro nuovi preti”. "Non li consegniamo come eroi - aveva detto prima il vescovo - ma come persone in carne ed ossa con i loro limiti ma anche con la forza del loro coraggioso “si” per sempre a Dio. “E voi, poveri di questa nostra Diocesi – ha continuato - voi presenti e soprattutto voi assenti, voi, poveri, avete una voce potente sul cuore di questi ordinandi: la vostra voce si è levata forte ed essi hanno riconosciuto - nella vostra voce - Gesù che li chiamava". Per il vescovo i poveri non rappresentano “la difficoltà” della società e della Chiesa ma, invece, la "porta per uscire dalle difficoltà morali ed economiche del nostro tempo". Tra le voci più genuine che rappresentano la freschezza della vita giovane e della povertà radicale, il vescovo Fragnelli ha citato le monache di clausura dei monasteri di Alcamo: “Le nostre parrocchie - ha detto - si ammalerebbero di attivismo sterile e deformante se voi non ci richiamaste continuamente alla vita interiore. Voi ci aiutate a scoperchiare i tetti della quotidianità, così spesso soffocante, e ad accorgerci che il Figlio di Dio ha aperto i cieli e continua a tessere con noi un misterioso dialogo”. Infine il richiamo ad ascoltare il sussurro forte della voce di Dio: “Usciremo da questa chiesa, che porta l’eco dei secoli, cercando di metterci in ascolto della tua voce misteriosa e gioiosa, che ci ha convocati da tutta la Diocesi, dalla Romania e dal Rwanda. Cercheremo, con Papa Francesco, di spenderci per l’inclusione sociale ed ecclesiale dei poveri, per il dialogo e la pace a tutti i livelli”. Stamane i quattro nuovi sacerdoti hanno celebrato nelle loro comunità di origine la prima messa mentre, stasera, concelebreranno insieme nella parrocchia “Sacro Cuore di Gesù” a Trapani alle ore 19. Domani, alle ore 21, concelebreranno al Santuario di Sant’Anna a pizzo Argenteria; sabato prossimo, 18 gennaio, alle ore 18 concelebreranno la messa, sempre insieme, nella parrocchia “San Silvestro Papa” a Calatafimi-Segesta.

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