Funzionari ministeriali tunisini in visita a Prefettura e hotspot
Visita istituzionale agli uffici della Prefettura di Trapani e all’hotspot di contrada Milo, ieri, di una folta delegazione di alti funzionari ministe...
Visita istituzionale agli uffici della Prefettura di Trapani e all’hotspot di contrada Milo, ieri, di una folta delegazione di alti funzionari ministeriali del Governo tunisino e di rappresentanti del Consiglio italiano per i Rifugiati (CIR), guidata dal rappresentante regionale per il Nord Africa, Gino Barsella, che ha presentato il progetto "Rescue at Sea", sviluppato in partenariato con UNHCR Tunisia. La delegazione ha voluto verificare l’efficacia delle prassi attuate nel territorio trapanese in occasione degli sbarchi, ripercorrendo tutte le fasi, dalla notizia dell’evento SAR all’arrivo dei migranti in porto, dal trasferimento presso l’hotspot di Milo fino alle successive procedure di accoglienza. La visita ha consentito di illustrare i protocolli standardizzati posti in essere all’arrivo, presso il porto di Trapani, delle navi che hanno effettuato le operazioni di salvataggio in mare, attività che iniziano con il personale medico dell’USMAF, competente alla prima visita sanitaria a bordo delle navi e alla prima selezione di eventuali problematiche sanitarie e della individuazione delle priorità nelle procedure di sbarco e, successivamente, con i medici e gli infermieri dell’Asp presenti ad ogni occasione di sbarco per le visite e il rilascio delle certificazioni . E’ stata evidenziata anche la fondamentale partecipazione del personale della Protezione Civile regionale e comunale, incaricato della distribuzione dei pasti e dei beni di prima necessità . Infine, sono state esposte le modalità di trasferimento dei migranti all'hotspot di contrada Milo dove viene effettuato il foto segnalamento e da dove i migranti vengono trasferiti nei centri di accoglienza delle altre regioni italiane. La delegazione si è poi spostata presso la Capitaneria di Porto di Trapani e, successivamente, all’hotspot dove si sono intrattenuti oltre che con il direttore del centro, con i responsabili dell’Ufficio Immigrazione e della Polizia Scientifica della Questura ed con i rappresentanti delle organizzazioni umanitarie. Nella circostanza è stato messo in evidenza che dall’hotspot sono transitati, nel corso del 2016, più di 20 mila migranti, tutti foto-segnalati, e che anche nei primi mesi del 2017 sono proseguiti gli arrivi per un totale di circa 4.000 migranti.
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