Gay Pride a Sarajevo a favore della libertà.
Apparsi alcuni volantini omofobi con la scritta: " Ecco la parata dei pazienti".
A Sarajevo si è svolto ieri in un'atmosfera di festa il Gay Pride, per ora il terzo nella capitale bosniaca la cui popolazione, in larga parte, è di religione musulmana. Il corteo - accompagnato da musica, palloncini e bandiere arcobaleno del movimento Lgbt- ha attraversato il centro della città , dal monumento al milite ignoto, attraverso il Viale Maresciallo Tito fino al museo storico, dove su un palco sono intervenuti gli organizzatori.
Il messaggio è sempre lo stesso: continuare a battersi affinchè ci sia una società tollerante e libera, dei diritti degli omosessuali e contro ogni forma di odio e discriminazione. Su alcuni cartelli e striscioni potevano leggersi slogan del tipo " Il nostro amore non è peccato"; "Ho diritto ad una vita senza violenza"; " La famiglia è là dove c'è l'amore".
Ad accompagnare la manifestazione un massiccio schieramento di poliziotti e fortunatamente non si sono registrati incidenti, anche se lungo il tragitto del corteo sono stati notati numerosi volantini adesivi con slogan omofobi e offensivi, come 'ecco la parata dei pazienti'.
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