GDF. Indagate per bancarotta fraudolenta 5 persone del settore dell'accoglienza di migranti
L'attività dei finanzieri a Castelvetrano ha portato al sequestro di beni per 600 mila euro
Cinque persone componenti dei consigli di amministrazione di due cooperative operanti nel settore dell’accoglienza migranti nel Comune di Castelvetrano, sono indagate in stato di libertà per i reati di bancarotta fraudolenta e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Sequestrati beni per 600 mila euro. L'operazione è stata denominata "Demetra".
Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Trapani, su ordine della Procura della Repubblica di Marsala, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari a carico delle cinque persone residenti tra le Province di Trapani e Palermo. Nello specifico, le tesi accusatorie formulate dalla Procura della Repubblica lilibetana sono frutto di strutturate indagini di polizia economico-finanziaria condotte dai finanzieri della Tenenza di Castelvetrano nel biennio 2020-2021.
In base alle risultanze di tali investigazioni, gli indagati sarebbero ritenuti responsabili di aver cagionato, nel 2018, il precostituito fraudolento trasferimento di un immobile, oggi adibito a centro di accoglienza, tra una cooperativa castelvetranese, poi fallita nel 2019, ed un analogo soggetto giuridico con sede a Marsala, amministrato da soggetti intranei alla prima.
"In particolare - scrivono gli investigatori - gli elementi probatori acquisiti hanno permesso di sospettare di un illecito trasferimento di un bene immobile, tra l’altro ad un valore notevolmente inferiore rispetto a quello di mercato, dal patrimonio di una società , oramai in decozione, ad un’altra società , comunque riconducibile agli stessi soggetti, allo scopo evidente di sottrarre il bene dalla pretesa tributaria dello Stato maturata nel tempo".
Le evidenze sopra riportate sono state rimesse alla valutazione della Procura della Repubblica di Marsala la quale ha richiesto al G.I.P. a quella sede l’emanazione del provvedimento cautelare di sequestro preventivo dell’immobile per un valore stimato di circa 600.000,00 Euro ai fini di una eventuale futura confisca. La struttura, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, benché sequestrata, continuerà tuttavia ad essere operativa, onde consentire la continuità del servizio di accoglienza. Le persone coinvolte nella vicenda sono indagate in stato di libertà per i reati di bancarotta fraudolenta e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
L’operazione eseguita dalle Fiamme Gialle testimonia l’incessante impegno profuso dal Corpo della Guardia di Finanza nel reprimere ogni genere di illecito, garantendo, a maggior ragione nell’attuale fase storica, un trasversale presidio di legalità nell’ambito delle attività economiche e finanziarie ed un’attenta opera di vigilanza nel delicato settore dell’accoglienza migranti.
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