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Heller esordisce come proprietario del Trapani Calcio

22 Giugno 2019 18:47, di
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Illustrata l’operazione del cambio di proprietà

…e venne il giorno di Giorgio Heller.
Conferenza stampa del neo proprietario del Trapani Calcio nel pomeriggio nella calda, bollente, sala stampa “Franco Auci” allo stadio Provinciale.
Tanta curiositĂ  per conoscere dalla viva voce del neo proprietario del Trapani Calcio quanto successo ieri in quel di Roma, con il passaggio di consegne da De Simone alla nuova Governance granata, ma anche per tranquillizzare i tifosi e la cittĂ  sul futuro del Trapani e sulla iscrizione alla serie B, per ottenere la quale sarĂ  una corsa contro il tempo.

Ebbene, Giorgio Heller ha dimostrato calma e sangue freddo, non è, come qualcuno si sarebbe aspettato,  andato sopra le righe nel commentare le difficoltà incontrate nel “convincere” De Simone a lasciare, non ha nascosto come tutta la intera operazione avrà dei costi maggiori del previsto ( tra acquisizione e costi di gestione ci si attesterà su una somma superiore ai quattro milioni di euro), ma ha mostrato di essere tranquillo e pronto a fare fronte alle spese. Heller non ha comunque nascosto come ancora non si abbia la certezza della iscrizione alla serie cadetta. “ Se avessimo chiuso l’accordo prima delle 14,00 di ieri avremmo avuto modo di effettuare i bonfici bancari e quindi di avere la certezza della iscrizione. Abbiamo già la fidejussione e lunedì mattina provvederemo ai bonfici con cui saldare tutte le competenze ai giocatori. Dopo di che, ha detto Heller, presenteremo tutta la documentazione. In serata, alle 19,00, ne sapremo di più”. Insomma, tutto a posto, ma c’è ancora qualcosa in sospeso. Come fugato ogni dubbio sulla ventilata presenza quali soci di Petroni o Ponticello  "persone a me vicine e senza incarichi in società"  

Il neo proprietario del Trapani si è presentato alla stampa con accanto Riccardo Fabbro, suo stretto collaboratore, e Luigi Foffo, presidente della  Alivision Transport, una società che gestisce transfer da e per aeroporti  (potrebbe essere interessato anche a Birgi se questo si rilanciasse, ndc). La Alivision ha alla fine acquisito il cento per cento del Trapani Calcio, una  operazione mirata a chiudere tutte le procedure con la Federazione. Poi si andrà alla definizione della struttiura societaria da cui scompare definitivamente De Simone che in un primo tempo era accreditato del venti per cento. A lui verrà saldato un importo di un milione di euro, a iscrizione della squadra in serie B.
Heller non ha voluto rinvangare quanto successo mesi fa quando sembrava vicino all’acquisto della società direttamente dalla famiglia Morace e a chi ha chiesto il perché i Morace abbiamo scelto De Simone invece che lui ha risposto serafico di chiederlo ai Morace. Volutamente poi non ha parlato di programmi societari “ ne parliamo ad iscrizione avvenuta”, anche se ha detto di avere incontrato il capitano Luca Pagliarulo con cui si è complimentato per il risultato raggiunto dalla squadra, e di avere sentito ed incontrato tempo fa il direttore Raffaele Rubino di cui ha un’ottima impressione, ma che è presto per l’organigramma societario. Insomma, un incontro che ha ancora una volta evidenziato il feeling tra il gruppo Heller e la tifoseria, feeling mai nato con De Simone. Ora tutti con il fiato sospeso sino a lunedì sera, quando si conoscerà il destino del Trapani Calcio.

Nota a margine. Prima della conferenza stampa c’è stato un alterco verbale tra un tifoso e la collega Laura Spanò, che sui social è stata fatto oggetto di attacchi verbali da una parte della tifoseria che non avrebbe gradito la posizione “neutra” della collega nel riportare le vicende del passaggio di proprietà, vedendo in ciò quasi una sorta di schieramento con il “nemico” De Simone. Fermo restando che il cronista riporta i fatti e che bisogna anche considerare la tipologia della testata per cui si scrive, se qualcuno non condivide il lavoro che il giornalista svolge ha un modo corretto per dissentire: non comprare il giornale se si scrive su carta stampata, non vedere la televisione o seguire la radio o leggere i siti web se il giornalista opera con questi mezzi. Mai e poi mai si deve trascendere agli insulti o, peggio ancora (ma per fortuna non siamo arrivati a questo punto) usare le mani. Capisco il nervosismo dei tifosi (e quando non facciamo i giornalisti anche noi siamo un po’ tifosi) ma il rispetto degli altri è aldisopra di tutto. A Laura la solidarietà mia personale e della Nostra redazione.

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