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Misiliscemi | Cronaca

I familiari del capitano Altruda presentano esposto

07 Gennaio 2023 14:51, di
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Chiedono di fare chiarezza sulla morte del congiunto

Non era in missione addestrativa il capitano Fabio Antonio Altruda precipitato con il suo aereo mentre stava facendo rientro alla base militare di Birgi. Lo dicono i suoi genitori che hanno presentato un esposto alla Procura di Trapani affinchè venga fatta luce sulla tragedia che si è consumata lo scorso 13 dicembre.

“Il capitano Altruda - si legge  nella denuncia  - era partito dall’aeroporto militare di Trapani alle ore 9.00 circa volando in coppia con altro identico velivolo militare per dirigere verso l’aeroporto militare di Istrana, in provincia di Treviso, nell’ambito di una missione operativa  finalizzata a scortare un velivolo militare statunitense”.

Per i familiari del capitano deceduto dopo lo schianto nelle campagne al confine tra Marsala e Misiliscemi,  “la causa del disastro aereo è da imputare esclusivamente al sopraggiungere di una importante avaria al velivolo verosimilmente dovuta ad una cattiva, ovvero omessa manutenzione del mezzo”.
Nelle cinque pagine  depositate in Procura lo scorso 31 dicembre, aggiungono altri particolari: “I due militari all’esito di quella missione avevano pranzato ed anche riposato presso i locali dell’aeroporto di Istrana, riprendendo il volo di ritorno alle ore 16.50 circa della medesima giornata per rientrare all’aeroporto di Trapani, comunicando in costante contatto radio tra loro, e così regolarmente fino al momento della sciagura”.

Ad avvalorare la loro tesi la circostanza “che l'aereo era armato”. Poi la richiesta  che “l’estrapolazione e la gestione delle informazioni contenute nei supporti di bordo Crash Survival Memory Unit Assy (C.S.M.U.A.) e Remote Memory Module (R.M.M.), contenenti i dati di bordo e le informazioni tecniche relative al volo, vengano raccolte ed elaborate non dall’amministrazione militare”. Temono, infatti, che la vicenda possa essere insabbiata. Ad assistere i familiari del pilota, l'avvocato Fabio Sammartano. Le indagini sono coordinate dal procuratore Paci e dal sostituto Belvisi.

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