I segreti per diventare capocannoniere: che Murano porti il Trapani in Serie B?
Diventare capocannoniere non è sicuramente un mestiere facile, soprattutto quando ci troviamo in serie minori come la Lega Pro. Spazi chiusi, gioco du...
Diventare capocannoniere non è sicuramente un mestiere facile, soprattutto quando ci troviamo in serie minori come la Lega Pro. Spazi chiusi, gioco duro non danno facilità agli attaccanti di insaccare facilmente, ma un buon centravanti che segni con continuità può dare un apporto decisivo per la promozione di una o un’altra squadra. Un dato statistico, basato sull’analisi dei cinque maggiori campionati d’Europa, mostra come sia di vitale importanza per il capocannoniere iniziare bene. Il 50% dei bomber, infatti, si sblocca alla prima partita, mentre la percentuale si alza all’80% se parliamo delle prime 3 giornate. L’anno scorso Leonardo Mancuso, marcatore supremo dei 3 gironi di Serie C, in forza alla Sambenedettese, ha messo a segno 22 gol, sbloccandosi alla seconda giornata contro il Mantova. Jacopo Murano, capocannoniere in questo momento del Trapani, rispetta la statistica, se la estendiamo anche alle serie minori: nelle prime due giornate, infatti, l’attaccante di Potenza ha siglato ben 2 volte. Un inizio importante. Ci sono, però, come sempre, alcune eccezioni: nella stagione 2016-2017, infatti, sia Ibrahimovic che Harry Kane, rispettivamente bomber della Ligue 1 e della Premier League con 38 e 25 reti, segnarono per la prima volta dopo 7 giornate. Addirittura otto partite hanno dovuto aspettare Cristiano Ronaldo (2007-2008, in forza al Manchester United) e Mario Gomez (2010-2011, con lo Stoccarda) per siglare la prima rete stagionale e involarsi verso il trono degli attaccanti. Non sorprende, ma bisogna comunque riflettere su di esso, il dato riguardante il peso dei gol nel finale di campionato. Se consideriamo la differenza tra il numero delle marcature dei capocannonieri nelle prime cinque giornate di campionato e quello relativo alle segnature nelle ultime cinque, ci si rende subito conto che parliamo di una cifra molto consistente, intorno ai 100 gol. Conta, dunque, un finale più importante rispetto all’inizio, altrimenti si potrebbe essere scavalcati da un rivalle. Mancuso l’anno scorso non rispettò questo dato, segnando più gol nelle prime 10 di campionato (ben 10) che nell’ultima decade di partite (8). Jacopo Murano, che nella scorsa annata con il Savona realizzò 26 reti in 35 partite, fu prolifico allo stesso modo nelle prime e ultime 10 di campionato, con dieci gol per testa. Da questo punto di vista, dunque, il dato non è stato provato, ma è indubbio che, sia a livello di risultati di squadra che ai fini personali, segnare nel finale di torneo dà una marcia in più, proprio perché sono i gol totali ad aumentare e, pertanto, la competizione. Avere un bomber è fondamentale: il Trapani lo sa, così anche Murano. Per puntare alla Serie B, c’è bisogno anche di avere un bomber di razza che punti alla classifica cannonieri.
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