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Trapani | Cronaca

Il bilancio 2020 dei Carabinieri- Forestali di Trapani e Palermo

30 Gennaio 2021 09:28, di Redazione
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Significativo il contributo al contrasto del fenomeno del bracconaggio

Palermo - Sono 185 le persone denunciate per varie violazioni ambientali, 5 quelle arrestate e
71 i sequestri eseguiti, 1.383 controlli effettuati nei confronti di 1.132 persone e 166 veicoli. Mentre gli illeciti amministrativi riscontrati e sanzionati sono stati 163 che hanno portato ad elevare sanzioni amministrative per circa 190.000 euro.

E' questo il bilancio per il 2020 dei Carabinieri Forestali operanti presso il Centro Anticrimine Natura Carabinieri di Palermo. 

La prevenzione, il contrasto e la repressione di tutte le forme di aggressione all’ambiente e alla biodiversità sono il principale obiettivo assegnato dalla legge istitutiva della specialità forestale dell’Arma dei Carabinieri. I Carabinieri Forestali operanti presso il Centro Anticrimine Natura Carabinieri di Palermo nel corso dell’anno 2020 hanno svolto il compito affidato operando quotidianamente e conseguendo risultati che possono riassumersi in estrema sintesi in 1.383 controlli effettuati nei confronti di 1.132 persone e 166 veicoli. Sono 185 le persone denunciate per varie violazioni ambientali, 5 quelle arrestate e 71 i sequestri eseguiti. Gli illeciti amministrativi riscontrati e sanzionati sono stati 163 che hanno portato ad elevare sanzioni amministrative per circa 190.000 euro.

Particolarmente attivo è stato il Nucleo Cites di Palermo, la cui competenza si estende anche alle Provincie di Trapani, Caltanissetta e Agrigento che, oltre a svolgere i controlli sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna in via di estinzione, attività regolata dalla Convenzione di Washington, ha svolto un’incessante attività investigativa e di controllo sia sul territorio che presso gli
esercizi commerciali, quali negozi di animali ed antiquari. Significativo il contributo al contrasto del fenomeno del bracconaggio svolto con costanti controlli sulle aree maggiormente battute dai cacciatori nonché all’interno delle aree protette ove l’esercizio dell’attività venatoria non è consentito.

Importantissimo il contributo del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale che nell’ambito delle Provincie di competenza – Palermo, Trapani ed Enna - ha svolto diverse indagini, portando alla luce attività illegali legate all’inquinamento ambientale e al traffico di rifiuti come la recente operazione denominata Pit-Stop che ha consentito di interrompere un traffico illecito di rifiuti e di altri reati minori che coinvolgeva 38 persone.

Il reparto, gerarchicamente dipendente dal Comando Regione Carabinieri Forestale di Reggio Calabria, è composto da trenta uomini operanti nelle articolazioni del Centro Anticrimine Natura Carabinieri aventi sede a Palermo e Trapani nonché presso l’aeroporto internazionale Falcone e Borsellino.
Questi significativi risultati sono stato il frutto dell’integrazione dei Carabinieri Forestali all’interno degli schemi operativi dell’Arma che, grazie alla diffusa presenza sul territorio e all’attenta attività di osservazione delle Stazioni, consente di individuare quelle situazioni che possono mettere a repentaglio l’azione di tutela dell’ambiente, del paesaggio e degli animali, beni sempre più considerati - giustamente - come patrimonio di tutta la collettività.

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