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Il comitato dei quartieri Sant'Alberto e Fontanelle: siamo abbandonati

22 Giugno 2016 11:13, di Niki Mazzara
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Versiamo in stato di abbandono. La denuncia viene da Giovanni Parisi presidente del Comitato di Quartiere Sant'Alberto e Fontanelle che in una nota st...

Versiamo in stato di abbandono. La denuncia viene da Giovanni Parisi presidente del Comitato di Quartiere Sant'Alberto e Fontanelle che in una nota stampa denuncia le gravi carenze del territorio. “Le strutture sportive di viale Marche sono lasciate nell’incuria più totale nonostante le ripetute segnalazioni. Sembra quasi che l’amministrazione ci prenda in giro – dice Parisi - Mi rendo conto che l’attuale amministrazione spesso nelle attività ispettive accoglie le segnalazioni rispondendo sempre con un "stiamo provvedendo, stiamo facendo", ma a fatti siamo a zero. Da anni segnaliamo il degrado delle ville comunali del quartiere e se, insomma, da anni ripetiamo sempre la stessa cosa cosa vuole dire che nulla si è fatto ad oggi". Parisi sottolinea come “Gli unici interventi fino ad oggi sono stati fatti nel marciapiede della scuola elementare di vie Terenzio e in parte di viale Marche. Per il resto, alcune aiuole di via Michele Amari sono state pulite dai cittadini; la piazzetta di via Ruggero Leoncavallo e in uno stato pietoso e l’ultima pulizia non è stata fatta dal comune ma dal movimento progetto per Trapani. I quartieri - conclude Parisi - non sono contenitori di voti ai quali attingere al momento delle elezioni. Vorremmo che i diritti di chi vive nel quartiere venissero rispettati ed i bisogni ascoltati. Per queste ragioni chiederemo un incontro con il sindaco, per proporre uno sportello del cittadino one line dove chiunque potrà segnalare le sue richieste di intervento da inserire in una sorta di graduatoria pubblica, visibile a tutti i cittadini. Riteniamo che con questo metodo parte del clientelismo e dei piccoli favori di cui si alimenta certa politica, vengano eliminati. Un metodo che non possiamo più accettare, tanto più che si avvicinano le elezioni e la tentazione di favoritismi e scambi è sempre dietro l'angolo. Siamo tutti cittadini Trapanesi e non ci sono sottocategorie».

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