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Il FAI "apre" alle visite la chiesa di San Pietro e l'organo "La Grassa" - Trapani Oggi

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Il FAI "apre" alle visite la chiesa di San Pietro e l'organo "La Grassa"

24 Marzo 2018 16:00, di Ornella Fulco
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Fai: l'imperativo del verbo fare ben si attaglia, anche in questo nuovo appuntamento delle "Giornate di Primavera" alla mission del FAI, il Fondo per ...

Fai: l'imperativo del verbo fare ben si attaglia, anche in questo nuovo appuntamento delle "Giornate di Primavera" alla mission del FAI, il Fondo per l'Ambiente Italiano, che in questo fine settimana propone, organizzati dalla Delegazione di Trapani, la visita ad alcuni luoghi da scoprire, o riscoprire, tra i tanti tesori del nostro territorio. Fare, appunto, inteso nel senso di un'azione consapevole e mirata utile a curare, promuovere e vigilare sui beni culturali e paesaggistici italiani per consentire che questi possano essere apprezzati e fruiti come luoghi non solo da ammirare ma anche da vivere. Le "Giornate di Primavera", un appuntamento che a livello nazionale è giunto alla sua 26ª edizione, hanno consentito ieri, a Marsala, di visitare il Parco della Salinella con la guida degli apprendisti ciceroni dei Licei "Pascasino" e "Ruggieri" e degli Istituti "Sturzo", "Damiani" e "Garibaldi". Oggi a Trapani, è la volta della chiesa di San Pietro e del suo magnifico organo "La Grassa". Le visite sono iniziate stamattina alle 9.30 e proseguiranno fino alle 17.30 con l'ausilio degli apprendisti ciceroni dell’Istituto comprensivo "Giovanni XXIII", del Liceo "Fardella-Ximenes" a cui è affidato il compito di raccontare i tesori artistici custoditi nella chiesa e il suo meraviglioso organo costruito, tra il 1836 e il 1847, dall'organaro palermitano Francesco La Grassa. La visita in programma domani, 25 marzo, al Castello di Calatubo, nel territorio di Alcamo, è stata rinviata a data da destinarsi a seguito delle cattive condizioni meteo previste. Il luogo ha beneficiato di un contributo del FAI e di Intesa San Paolo nell’ambito del censimento “I Luoghi del cuore” dove si piazzo al terzo posto a livello nazionale. Considerato unico al mondo per le sue caratteristiche, l'organo "La Grassa" desta da sempre stupore e ammirazione per la sua complessità costruttiva, stupefacente se si pensa che a realizzarlo fu un allora giovane artigiano, pressochè analfabeta, che né prima né dopo si cimentò in una realizzazione di tale impegno e maestria. L'organo, così come lo si può non solo ammirare ma anche ascoltare in occasione dei concerti promossi nella chiesa di San Pietro, fu restaurato alla fine degli anni Novanta ed è formato da sette tastiere su tre consolles per un totale di ottanta registri che azionano 5.000 canne. Il "La Grassa" è in grado di riprodurre gli effetti sonori di molti strumenti: dai fiati come trombe, tromboni e clarini ai violini, viole e contrabbassi, dai tamburi alla voce umana e allo "strumento angelico". Avere l'occasione, come accade con la visita organizzata dal FAI di Trapani, non solo apprezzarne da vicino l'imponenza ma anche esplorare parte dell'interno, consente ai visitatori, e già stamattina le presenze sono state numerose, di ammirare l'ingegnoso sistema di creazione e trasmissione dei suoni inventato e realizzato dal suo costruttore a partire dai "polmoni", gli enormi mantici che producono l'aria utilizzata dall'organo per diffondere la sua voce. Tra coloro che hanno voluto approfittare dell'opportunità di una visita anche il prefetto di Trapani, Darco Pellos. A fargli da ciceroni la professoressa Stefania La Via, componente della Delegazione di Trapani, il capo Delegazione Nicola Adragna e la vice capo Delegazione Rita Barraco con i quali, dopo la visita, il prefetto si è intrattenuto e complimentato per la qualità dell'iniziativa.

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