Trapani Oggi

"Il Polo è casa nostra", gli studenti lo dicono anche con un video - Trapani Oggi

Trapani | Video

"Il Polo è casa nostra", gli studenti lo dicono anche con un video

08 Aprile 2015 13:22, di Ornella Fulco
visite 775

"Dicono che dopo una certa età cominci a vedere le cose con occhi diversi e lucidi", così recita il testo di una canzone di Otto Ohm, non a caso scelt...

"Dicono che dopo una certa età cominci a vedere le cose con occhi diversi e lucidi", così recita il testo di una canzone di Otto Ohm, non a caso scelta dagli studenti universitari trapanesi per accompagnare le immagini del video realizzato per mantenere alta l'attenzione sulle sorti del Polo Universitario trapanese. Nel filmato ci sono gli studenti che saltano giù, al mattino, da banchi trasformati in letti e si ritrovano a fare colazione davanti alle macchinette delle bibite e degli snack, quelli che rinforzano i bicipiti impugnando i manuali di Diritto e altri ancora che preparano il pranzo nell'aula-laboratorio e fanno l'"happy hour" su un improbabile couch piazzato nell'atrio. "Il Polo è casa nostra, il Polo non si tocca", questo il titolo del video realizzato e diffuso su YouTube dagli universitari trapanesi che hanno scelto il linguaggio delle immagini, che maneggiano con la familiarità propria ai nativi digitali quali sono, per raccontare - con originalità e ironia - la preoccupazione, assolutamente reale, che il Polo Universitario di Trapani debba cessare la sua attività per mancanza di sostegno finanziario. E mentre all'Ars si discutono le norme che dovrebbero imporre ai Liberi Consorzi Comunali di rispettare gli impegni finanziari delle Province regionali di cui hanno preso il posto - spiraglio normativo perchè a Trapani l'università continui ad esistere - gli studenti si preparano al sit-in di protesta in programma domani mattina davanti a Palazzo Riccio di Morana a partire dalle 10. Staranno in silenzio e porteranno con sé i libri. Forse sarà tenuta anche una lezione. Un silenzio "assordante" - quello che i ragazzi hanno scelto per difendere il loro diritto allo studio - che si spera sortisca il suo effetto alle orecchie del governo regionale.

© Riproduzione riservata

Ti potrebbero interessare
Altre Notizie