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Il Prefetto Falco su immigrazione, aeroporto e gestione Cie e Cara

09 Luglio 2014 17:14, di Ornella Fulco
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Emergenza immigrazione ma non solo al centro della conferenza stampa tenuta stamane, a Palazzo del Governo, dal prefetto Leopoldo Falco. Si è parlato,...

Emergenza immigrazione ma non solo al centro della conferenza stampa tenuta stamane, a Palazzo del Governo, dal prefetto Leopoldo Falco. Si è parlato, infatti, anche della situazione dell'aeroporto di Birgi dopo l'allarme lanciato ieri dal presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Pace, sui mancati versamenti, da parte di molte amministrazioni comunali, delle quote loro spettanti relative all'accordo di co-marketing con Ryanair. Tra i Comuni "inadempienti" ci sono Trapani e Marsala che devono versare 75mila euro a testa e non lo hanno ancora fatto. "Solleciterò i sindaci a pagare", ha detto Falco che ha ricordato quel "patto tra gentiluomini" di cui egli stesso, nei mesi scorsi, si era fatto promotore per salvare le sorti dello scalo trapanese. Sorti a cui è legato a doppio filo lo sviluppo turistico e, quindi, economico, del territorio trapanese. Sulla questione immigrazione, dopo aver fornito le cifre aggiornate delle presenze che, ad oggi, sono di 2.343 migranti, ospitati, oltre che al Cara di Salinagrande, anche nei piccoli Cas attivati, di volta in volta, Falco ha manifestato grande preoccupazione per la volontà del governo nazionale di procedere con il sistema della gara pubblica per l'apertura di centri d'accoglienza e non più tramite l'affidamento diretto. "Questo se lo possono permettere altre Regioni italiane, non la Sicilia che è in primissima linea rispetto al problema. Se dovesse passare questa ipotesi - ha spiegato - c'è il rischio concreto che si verifichino situazioni di monopolio". Il Prefetto ha anche annunciato che la gara d'appalto per l'assegnazione della gestione del Cie di Milo, temporaneamente affidata alla Croce Rossa dopo la revoca, per gravi inadempienze, della convenzione con il consorzio Oasi, sarà definita entro il prossimo mese di settembre. "Sono contento dell'attuale situazione che si vive nella struttura - ha detto - se pensiamo che si è passati da 700 fughe all'anno e dalla distruzione quotidiana anche a forme di collaborazione di coloro che vi sono trattenuti". Tre le offerte presentate, una da parte della cooperativa "Badia Grande", un'altra dalla Gepsa, società francese proprietà del colosso dell’energia Gdf Suez, e la terza dalla cooperativa "Albatros". A giorni, intanto, dovrebbero prendere il via i lavori di ristrutturazione per migliorare le misure di sicurezza. Dovrà essere bandita una gara anche per il Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Salinagrande, attualmente gestito dalla cooperativa "Badia Grande", la cui convenzione è in scadenza nel mese di agosto. "Ho chiesto al Ministero dell'Interno di chiudere il Cara e procedere all'apertura di piccoli centri - ha precisato il Prefetto Falco - ma mi è stato risposto di no". Quindi, dopo la scadenza, il centro sarà gestito in proroga fino a che con la nuova gara sarà individuato il nuovo soggetto gestore che potrebbe anche rimanere lo stesso se l'offerta presentata sarà giudicata la migliore. Falco non si è sottratto alle domande sulla vicenda dell'arresto di don Sergio Librizzi, l'ex direttore della Caritas diocesana di Trapani, accusato di concussione e violenza sessuale. Il sacerdote faceva parte della Commissione territoriale e, secondo gli inquirenti, avrebbe approfittato proprio della sua posizione per ottenere favori di tipo sessuale da giovani immigrati in cambio della concessione della protezione internazionale. Il Prefetto è stato estremamente chiaro, pur precisando che non ha competenza diretta sulla composizione e sulle modalità di lavoro della Commissione territoriale: "La vicenda ci ha sconvolto tutti ed è necessario fare chiarezza. Non ci sarà nessuna copertura per chi, eventualmente, non ha fatto il proprio dovere. Spero che la Procura vada fino in fondo".

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