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Campobello di Mazara | Attualità

Il prefetto Falco visita il campo "Ciao Ousmane"

13 Ottobre 2015 10:24, di Ornella Fulco
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Il prefetto di Trapani Leopoldo Falco ha visitato ieri il campo di accoglienza per i migranti lavoratori stagionali “Ciao Ousmane” allestito dal Comun...

Il prefetto di Trapani Leopoldo Falco ha visitato ieri il campo di accoglienza per i migranti lavoratori stagionali “Ciao Ousmane” allestito dal Comune di Campobello di Mazara in un immobile confiscato alla mafia in via Rosario. Nei mesi scorsi la struttura è stata oggetto di interventi strutturali e gestionali mirati a garantire condizioni di vita dignitose alle diverse centinaia di migranti che ogni anno, in questo periodo, giungono nelle campagne del Campobellese in occasione della raccolta delle olive. L’area esterna dell’immobile, un ex oleificio che oggi fa parte del patrimonio del Comune, è stata attrezzata con servizi igienici (20 wc e 20 docce) e dotata di acqua potabile. Sono stati anche ripristinati gli impianti elettrici e idrici che, nei mesi scorsi, erano stati resi inservibili da atti vandalici. Due protocolli d’intesa sono stati stipulati dall'amministrazione comunale con associazioni di volontariato operanti nel territorio e l'assistenza sanitaria viene garantita dal Comitato della Croce Rossa di Mazara del Vallo che ha istituito nella struttura un presidio medico-sanitario temporaneo. Il coordinamento provinciale di Libera e le associazioni Yalla, CIF, la Fondazione San Vito onlus e la Caritas diocesana si occuperanno dell’accoglienza, della gestione e dell’organizzazione logistica. Falco ha visitato il campo insieme al sindaco di Campobello Giuseppe Castiglione, al presidente della sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Trapani, Piero Grillo, e al coordinatore provinciale di Libera Salvatore Inguì. Al momento sono circa 600 i migranti che vi sono ospitati. «L'amministrazione comunale - ha detto Falco - sta dando un grande segno di civiltà, garantendo condizioni di vita dignitose ai migranti che rappresentano forza lavoro per l’economia locale».

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