Il prefetto trapanese Nicolò D'Angelo nuovo vice Capo della Polizia
Il prefetto di origine trapanese Nicolò Marcello D’Angelo, è il nuovo vice Capo della Polizia. Èstato nominato oggi dal Consiglio dei Ministri. La sua...
Il prefetto di origine trapanese Nicolò Marcello D’Angelo, è il nuovo vice Capo della Polizia. Èstato nominato oggi dal Consiglio dei Ministri. La sua lunga carriera è iniziata nel 1972 con l'iscrizione all’Accademia del disciolto Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza e con l'assegnazione, al termine del corso, alla Questura di Torino dove è rimasto un anno. Trasferito a Roma nel 1977, è stato chiamato a ricoprire delicati e importanti incarichi, quali la direzione di diversi Commissariati, l’Antiterrorismo e la Squadra Mobile della Questura di Roma. Qui ha svolto la maggior parte della sua vita professionale, iniziando come dirigente della Sezione Antirapine e passando poi alla Sezione Omicidi e alla Sezione Criminalità Organizzata, per assumere, infine, la direzione dell’intera struttura operativa della Capitale. Dal 1997 al 2003 è stato capo della Squadra Mobile romana. Sono stati questi gli anni in cui la Polizia di Stato ha registrato numerosi successi contro la criminalità organizzata e non. Da citare le operazioni contro la cosiddetta “Banda della Magliana” e l’arresto di tutti i suoi componenti; il recupero di varie opere d’arte di inestimabile valore, tra le quali tele di Paul Cezanne e Vincent Van Gogh. D'Angelo è riuscito a risolvere brillantemente i sequestri di Belardinelli, Caponeri e, dopo lunghi mesi di estenuante attività investigativa, il "giallo" della morte della studentessa universitaria Marta Russo, giungendo all'arresto dei responsabili. Promosso dirigente superiore nel 2003, è stato nominato questore di Ascoli Piceno e poi di Latina fino al 30 settembre 2011, per diventare poi, da dirigente generale di Pubblica Sicurezza, Questore di Perugia; nel gennaio 2014 è stato trasferito presso il Ministero dell’Interno, Segreteria del Dipartimento della PS e infine, il 16 ottobre 2014, dopo 11 anni, ha varcato di nuovo la soglia del portone di ”San Vitale” da Questore di Roma. Il 16 gennaio di quest’anno, dopo aver gestito brillantemente tutte le criticità di ordine e sicurezza pubblica inerenti l’anno giubilare, è stato nominato dal Consiglio dei Ministri prefetto della Repubblica ed è stato destinato a svolgere la funzioni a Viterbo. Oggi corona la sua carriera di investigatore e di uomo delle Istituzioni, tornando, ancora una volta, a Roma da vice direttore generale della Pubblica Sicurezza – direttore centrale della Polizia criminale.
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