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Il presidente di Confindustria denuncia estorsori

05 Settembre 2013 09:19, di Niki Mazzara
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Estorsione e tentata estorsione aggravate dalla modalità mafiosa ai danni del presidente di Confindustria di Trapani, Gregorio Bongiorno, imprenditore...

Estorsione e tentata estorsione aggravate dalla modalità mafiosa ai danni del presidente di Confindustria di Trapani, Gregorio Bongiorno, imprenditore castellammarese nel settore della raccolta dei rifiuti urbani. Con queste accuse gli agenti della Squadra Mobile di Trapani hanno eseguito nella notte tre ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip Janelli su richiesta dei Pm della Procura distrettuale antimafia di Palermo Principato e Marzella. A denunciare i fatti è stato lo stesso Bongiorno che, già dal 2005, aveva cominciato a ricevere le richieste estorsive. I destinatari dei provvedimenti cautelari sono Mariano Asaro, 57 anni, già in carcere per una condanna definitiva, che secondo le forze dell'ordine è esponente di spicco di Cosa nostra trapanese, Gaspare Mulè, 46 anni, e Fausto Pennolino, 51 anni, di Castellammare del Golfo, ambedue sorvegliati speciali. Le pressioni su Bongiorno erano iniziate con una richiesta di oltre diecimila euro. Mulé e Pennolino si erano presentati all'imprenditore a nome dei boss mafiosi e chiedendo anche "gli arretrati" - per un importo di circa 60.000 euro - relativi agli anni in cui i mafiosi non avevano potuto riscuotere il “pizzo” perchè si trovavano in carcere e al periodo in cui, durante la malattia della madre di Bongiorno, titolare dell'azienda prima del figlio e da poco deceduta, non avevano avanzato alcuna richiesta. All'arresto di Asaro, Mulè e Pennolino – accusati di estorsione e tentata estorsione con l’aggravante della modalità mafiosa – i poliziotti della Squadra Mobile di Trapani, guidata dal vice questore Giovanni Leuci, sono giunti ad appena un mese dalla denuncia presentata dall’imprenditore che, dopo l'ennesima richiesta avanzatagli, ha deciso di rivolgersi alla Magistratura.

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