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Il senatore D'Alì e l'avvocato Marascia rispondono a Savona

12 Aprile 2017 14:47, di Niki Mazzara
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Anche il senatore Antonio D’Alì ha risposto alla nota del candidato sindaco del Pd Pietro Savona che invitava i competitori alla carica di primo citta...

Anche il senatore Antonio D’Alì ha risposto alla nota del candidato sindaco del Pd Pietro Savona che invitava i competitori alla carica di primo cittadino ad dare vita ad una campagna elettorale sobria ed alla insegna del rispetto e della civiltà Nella sua nota D’Al’ scrive: “Ho avuto modo di leggere la lettera del Dott. Piero Savona, candidato a Sindaco di Trapani per il Partito Democratico. Desidero sottolineare che è mio intendimento portare avanti, coi toni del dialogo, non tanto una battaglia elettorale, quanto una sana competizione sul piano delle idee e dei programmi. Èsu questo che intendo misurarmi. L’aggressione verbale e, parimenti, la menzogna, sono atteggiamenti degni di censura che non rientrano nel mio stile. D’altronde, è lo spirito che ha sempre contraddistinto la mia attività politica, fin dal 1994. Chiaro che le nostre posizioni sono, tra di loro, molto diverse, ma ritengo che sia sano e intelligente far valere la tensione civica, la forza delle idee, il rispetto e la voglia di spendersi per questo territorio, a dispetto di inutili cortili e sterili attacchi personali. Chiudo dicendo che io non ho mai considerato nemici i miei avversari politici. Così intendo continuare a fare”. Da parte sua l’avvocato Giuseppe Marascia, candidato sindaco del Movimento “A misura d’uomo”, risponde in modo fermo a Savona. “Avrei apprezzato il gesto del Dr. Piero Savona se fosse rimasto riservato ai destinatari; ma poiché esso è stato reso pubblico, con una lettera aperta, agli elettori, a mio avviso perde ogni significato riducendosi ad un mero espediente pubblicitario volto a magnificare le doti di pacatezza ed equilibrio del suo estensore. La pubblicità serve sempre a promuovere un prodotto, ma io non ho nulla da vendere, meno che mai, me stesso. Non chiedo agli elettori di votare per me delegandomi la soluzione dei loro problemi, ma di partecipare attivamente ad un processo di cambiamento della società che passa necessariamente dalla presa di coscienza da parte del cittadino del ruolo che deve svolgere in una Democrazia. Non nutro alcun livore personale nei confronti degli altri candidati, con i quali in ogni caso intendo relazionarmi con quel rispetto per gli altri cui è stata informata l’educazione impartitami dai miei genitori.Ma la gravità del momento storico esige una lealtà nei confronti degli elettori la cui misura è data dalla passione e dal fervore con cui si sostengono le proprie convinzioni. La mia non sarà, perché non è giusto che sia, una campagna elettorale all’insegna dell’ipocrisia. Per cui auguro ai cittadini di chiudere una stagione, che dura ormai da troppo tempo, e di aprirne una nuova che sia “A misura d’Uomo”.

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