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In Sicilia il primo Master per le associazioni di persone con diabete

20 Febbraio 2014 20:31, di Niki Mazzara
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Oltre 290.000 i diabetici in Sicilia, tra i trenta ed il cinquanta per cento non diagnosticati e il tasso di mortalità per la patologia è uno dei pegg...

Oltre 290.000 i diabetici in Sicilia, tra i trenta ed il cinquanta per cento non diagnosticati e il tasso di mortalità per la patologia è uno dei peggiori in Italia. Si conclude dopodomani 22 febbraio, presso il Grand Hotel Piazza Borsa di Palermo, il progetto “Master formativo per la partecipazione attiva all’associazionismo” curato da Roche Diabetes Care, con il patrocinio di Diabete Italia, dal titolo “Percorso di Formazione per le Associazioni di Persone con Diabete della Regione Sicilia”. Il percorso formativo, unico nel suo genere, è articolato in quattro sessioni e, raccogliendo un bisogno delle associazioni stesse, si è posto come obiettivo la possibilità di fornire le conoscenze indispensabili per la partecipazione attiva all’associazionismo, ma anche permettere lo sviluppo di competenze professionali e capacità quali ascolto, collaborazione, interazione e comunicazione. Gli elementi di sapere forniti da questo Master, danno la possibilità ai 31 partecipanti, selezionati da 19 Associazioni siciliane, di poter svolgere ruoli di anticipazione nella risposta a bisogni emergenti delle persone con diabete. Questa patologia sta assumendo proporzioni preoccupanti soprattutto in Sicilia: un’indagine condotta da AZ Salute, in collaborazione con l’Assessorato della Salute della Regione Sicilia, le nove Asp territoriali e i medici diabetologi rileva che, ad oggi, sono oltre 290 mila i siciliani che hanno avuto una diagnosi di diabete. E si stima che ci sia nella Regione una percentuale del 30-50 per cento di diabetici non diagnosticati, che porterebbe il numero di siciliani affetti dalla patologia ad oltre 400.000. In base all’Indagine Conoscitiva della Commissione Igiene e Sanità del Senato del 2012 inoltre, il tasso di mortalità per diabete in Sicilia è aumentato ed è uno dei peggiori in Italia. Una formazione adeguata dei volontari è essenziale alle luce del nuovo Piano Nazionale Diabete, recepito ufficialmente dalla Regione Sicilia lo scorso 10 giugno con D.A. n. 1112 pubblicato nella G.U.R. Sicilia n. 30 del 28 giugno 2013. Il Piano riconosce grande importanza al ruolo delle Associazioni dei pazienti che, per la prima volta, diventano interlocutori stabili delle Istituzioni e possono diventare partner per lo sviluppo di programmi di informazione ed educazione. “Le Associazioni dei Pazienti rappresentano una risorsa strategica nel Percorso assistenziale della persona con Diabete” – commenta Biagio Nativo, Presidente AMD (Associazione Medici Diabetologi) Sicilia, tra i relatori del Master. “Occorre, quindi, che i volontari ricevano una formazione costante per acquisire maggiori competenze e maggiore consapevolezza del proprio ruolo”. “Questo percorso formativo è stata un’occasione di confronto molto importante – aggiunge Giuseppe Greco, coordinatore della Consulta Regionale della Sanità dell’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia, uno dei Responsabili Scientifici del Master – che ha evidenziato il valore aggiunto della collaborazione tra le Associazioni nella gestione della patologia” “Questo Master è stata una grande opportunità per i volontari delle Associazioni – dichiara Rita Stara, Presidente Fe.D.E.R (Federazione Diabete Emilia Romagna) tra i docenti del corso – perché fornisce gli strumenti operativi fondamentali per procedere più velocemente verso gli obiettivi condivisi dalle Associazioni”. Sarà “Il management dell’Associazione” la tematica affrontata nella sessione conclusiva di Palermo che segue quelle tenutesi a Piazza Armerina (23 novembre), Catania (14 dicembre) e Ragusa (18 gennaio). Maria Paola Mostarda, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore e formatrice del Master racconta: “Attraverso le relazioni dei docenti e i lavori di gruppo i volontari siciliani possono confrontarsi sui contenuti e sui metodi, sperimentarli in prima persona per analizzare criticamente la propria realtà e utilizzare correttamente gli strumenti di progettazione. Questi elementi sono fondamentali per collaborare meglio all’interno e all’esterno della propria Associazione”. “Investire tempo e risorse per lavorare insieme e per rafforzare la capacità di azione delle Associazioni di volontariato dei diabetici siciliani – conclude Teresa Petrangolini, Direzione Nazionale Cittadinanzattiva tra i responsabili scientifici del Master – è un modo per contribuire all’empowerment del cittadino utente del servizio sanitario. Un cambiamento profondo del modo di gestire la sanità dipende anche dalla capacità dei cittadini di essere parte attiva nei percorsi terapeutici”.

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