Inaugurato lo "spazio famiglia" dedicato a Barbara, Giuseppe e Salvatore Asta
Un'area con giochi per bambini e un mosaico murale a tema biblico, realizzato dagli stessi detenuti, accoglieranno, da oggi, i familiari, sopratutto i...
Un'area con giochi per bambini e un mosaico murale a tema biblico, realizzato dagli stessi detenuti, accoglieranno, da oggi, i familiari, sopratutto i più giovani, dei reclusi della Casa circondariale di Trapani. Lo spazio tra le mura del carcere è stato intitolato, nel corso di una cerimonia svoltasi stamane, a Barbara Rizzo, Giuseppe e Salvatore Asta, vittime della strage di Pizzolungo di cui, ieri, ricorreva il 29° anniversario. L'iniziativa, promossa dalla direzione del carcere e dall'associazione Euro, fa parte degli appuntamenti di "Non ti scordar di me", la settimana della memoria patrocinata e sostenuta dall'amministrazione comunale di Erice per mantenere vivo il ricordo di quell'atroce vicenda. "Abbiamo voluto creare un'ambientazione accogliente per gli incontri tra i reclusi e i loro familiari - commenta il direttore dell'Istituto Renato Persico - riqualificando il cortile interno e facendone uno spazio di vita condivisa e di riflessione". Gli otto detenuti che, sotto la guida del professore Vito Lombardo, hanno realizzato il mosaico che raffigura una scena tratta dal Libro di Isaia, appartengono alla sezione "protetti" e si sono cimentati nell'attività dopo aver seguito un corso di 600 ore organizzato all'interno della struttura carceraria dall'associazione Euro di Palermo, finanziato con fondi provenienti dalla Regione e dal Fondo sociale europeo nell'ambito del progetto I.S.O.L.A. TP. "Questa opera collettiva - ha sottolineato Eugenio Ceglia, direttore dell'associazione - ha un fortissimo significato simbolico, per i contenuti che rappresenta e per la complessità della sua realizzazione: esprime il senso del nostro operare, trasmettere ai detenuti in carcere competenze che possono essere messe a frutto immediatamente e anche fuori dal carcere e contribuire al recupero della persona". Il passo del Libro di Isaia scelto, infatti, esprime proprio il tema della rinascita attraverso la giustizia e la pace tra gli opposti come il lupo e l'agnello. Al centro del mosaico campeggia una figura di fanciullo che, con il suono del flauto, rende inoffensivo un serpente, simbolo del Male. Alla cerimonia di intitolazione e inaugurazione era presente Margherita Asta, figlia e sorella delle vittime della strage che, dopo il taglio del nastro,  ha voluto donare una fotografia, da collocare proprio nello spazio dedicato ai bambini in visita, che i fratellini Giuseppe e Salvatore insieme alla mamma Barbara. "Questa intitolazione ha per me un valore molto particolare – ha detto – perché è bello immaginare che Giuseppe e Salvatore possano qui essere al fianco dei bambini durante gli incontri con i genitori e che la presenza dei miei fratellini possa accompagnare i padri e le madri verso un percorso di recupero e i figli verso un percorso di verità e giustizia”.
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