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Sicilia

Inchiesta " Ghost Credit".

20 Giugno 2022 09:23, di Redazione
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La GdF ha notificato un avviso di conclusione indagini per 17 indagati.

Sono in tutto 17 gli indagati nell'inchiesta " Ghost credit" a cui la Guardia di finanza di Enna ha notificato un avviso di conclusione indagini; Il provvedimento è stato emesso dalla Procura nei confronti di una presunta associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale alla quale avrebbero aderito diversi imprenditori, intermediari, e professionisti compiacenti.

Le indagini sono state svolte dai militari del nucleo di Polizia economico-finanziaria che hanno condotto al sequestro preventivo, disposto dal Gip, di beni per oltre 1,2 milioni di euro nella disponibilità dei soggetti indagati e delle imprese.

Secondo la tesi accusatoria un commercialista della provincia ennese avrebbe, per più di 1,5 milioni di euro, certificato falsi crediti Iva, originati da un'impresa edile a fronte di lavori che non risultano essere mai stati eseguiti. I crediti di imposta sono stati in seguito commercializzati da un'azienda di servizi ennese a favore di 47 imprenditori che, pagandoli il 30% del loro valore nominale, avrebbero potuto in questo modo indebito compensare i propri debiti nei confronti dello stato .

All'inizio le indagini erano circoscritte al solo territorio ennese, in un secondo momento, si sono poi espanse, con l'esecuzione di numerose perquisizioni e sequestri di documentazione contabile, a diverse aree del Paese consentendo di individuare tutte le realtà societarie e imprenditoriali coinvolte nella frode. Non solo la Sicilia è risultata interessata a questo modus operandi ma anche Lombardia, Emilia -Romagna e Liguria, nei confronti delle quali partiranno le contestazioni amministrative per il recupero delle somme ritenute al centro della frode e le relative sanzioni.

A tre indagati, tutti liberi professionisti, è stato anche contestato  il reato di auto-riciclaggio: per l'accusa avrebbero trasferito all'estero parte dei profitti illeciti conseguiti, nell'intento di ostacolarne la loro individuazione, ma che la Guardia di Finanza ennese, grazie alla cooperazione internazionale con le competenti autorità  degli Stati coinvolti, ha potuto rintracciare.

Tra i beni sottoposti al sequetro vi sono diverse polizze assicurative, partecipazioni societarie, conti di deposito amministrati, somme di denaro depositate su almeno una decina di conti correnti bancari, 7 fabbricati, un terreno e un'autovettura.

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