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Alcamo | Cronaca

Inchiesta "Isola che non c'è", archiviata posizione dell'avv. Lauria

12 Maggio 2023 09:55, di Redazione
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l'inchiesta riguardava una presunta truffa a danno di alcune persone che avevano chiesto la cittadinanza all’ Associazione “Stato di San Giorgio”

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Catanzaro, De Salvatore, ha definitivamente decretato l’archiviazione dell’indagine nei confronti dell’avvocato alcamese Baldassare Lauria.

Il penalista, direttore della Fondazione Giuseppe Gulotta di Firenze, era stato coinvolto nell’inchiesta denominata “L’isola che non c’e’ ” avente ad oggetto una presunta truffa a danno di alcune persone che avevano chiesto la cittadinanza all’Associazione “Stato di San Giorgio”.

All’avv. Lauria si contestava di aver prestato la propria attività professionale per la formazione di un lodo arbitrale internazionale che riconosceva lo Stato Antartico quale ente di diritto internazionale, poi in effetti reso esecutivo dal Tribunale di Napoli. Lo stesso magistrato della Procura di Catanzaro, il giudice Saverio Sapia, dopo l’acquisizione dei pertinenti elementi di prova, ha ritenuto l’estraneità di Lauria ad ogni ipotesi di reato, aggiungendo come “.. la sua notorieta’ professionale sia stata strumentalizzata dai presunti associati a delinquere”.

Soddisfazione è stata espressa dai difensori, avvocati Maria Domenica Vazzana del foro di Reggio Calabria e Laura Ancona del foro di Trapani: “Apprezziamo lo scrupolo della Procura di Catanzaro nello svolgimento delle indagini che non potevano che concludersi con un giudizio di estraneità dell’Avv. Lauria alle ipotesi di reato contestate. Il nostro assistito e’ sempre stato sereno, e noi non abbiamo mai avuto dubbi sulla serietà dello stesso, da sempre impegnato professionalmente nell’opera di correzione degli errori giudiziari”.

L’inchiesta denominata “L’isola che non c’è” è della Procura di Catanzaro. Secondo l’accusa, un gruppo di soggetti si erano «auto-proclamati» cittadini e governanti di un sedicente “Stato Teocratico Antartico di San Giorgio” e, in tale veste, avevano effettuato una massiva campagna di proselitismo nei confronti di un numero notevole di persone che hanno aderito a tale progetto, pagando un corrispettivo per l’acquisto della cittadinanza e di alcuni documenti connessi allo status di cittadino sangiorgese. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere, concorso esterno in associazione per delinquere, truffa, fabbricazione e possesso di documenti falsi validi per l’espatrio, riciclaggio, tentata estorsione, esercizio abusivo di una professione, favoreggiamento, falso.

Secondo le indagini, sottobanco veniva promesso «in cambio dell’acquisto a titolo oneroso della cittadinanza sangiorgese, la possibilità di essere assunti alle dipendenze dello Stato sangiorgese, oppure di fruire di una tassazione fiscale agevolata, di utilizzare i documenti dello stato per circolare liberamente in tutto il mondo, di usufruire di mutualità di vario tipo, di proteggere i beni da eventuali azioni esecutive dello Stato italiano, di ottenere finanziamenti di vario genere, di eludere l’obbligo vaccinale dello Stato Italiano e di esercitare liberamente la professione di medico sul territorio italiano ancorché sospeso o radiato dall’ordine dei Medici». 

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