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Inchiesta Mogavero, il vescovo scrive lettera ai fedeli: "contestazioni infondate" - Trapani Oggi

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Inchiesta Mogavero, il vescovo scrive lettera ai fedeli: "contestazioni infondate"

28 Dicembre 2015 10:40, di Ornella Fulco
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"Certamente a nessuno posso chiedere di credermi sulla parola. Tuttavia, chi conosce i criteri a cui ho ispirato il mio operato in questi otto anni di...

"Certamente a nessuno posso chiedere di credermi sulla parola. Tuttavia, chi conosce i criteri a cui ho ispirato il mio operato in questi otto anni di ministero episcopale e le decisioni assunte in ambiti delicati e decisivi della vita della nostra Chiesa può dare una risposta esauriente e rassicurante agli interrogativi suscitati dalla incresciosa vicenda". Così si esprime il vescovo Domenico Mogavero nella lettera indirizzata ai fedeli in merito alla vicenda giudiziaria che lo vede indagato per una presunta appropriazione indebita di somme della Diocesi di Mazara del Vallo. Dopo le note dei suoi legali, giunte nell'immediatezza della notifica dell'avviso di garanzia da parte della Procura della Repubblica di Marsala, Mogavero ha deciso di far "sentire" la sua voce, affidandola, per il momento, ad un messaggio scritto il cui testo è stato pubblicato sul sito web della Diocesi di Mazara del Vallo lo scorso 24 dicembre. "Desidero far sentire la mia voce - scrive - in questa vigilia della Natività del Signore, dopo lunghi giorni di silenzio, sovrastato da tante parole che, nella piazza mediatica, hanno detto di me ogni sorta di male, a seguito dell’avviso di garanzia emesso dalla Procura di Marsala". Mogavero sottolinea "l'effetto non previsto dalla procedura, cioè quello di una condanna inappellabile diffusa ai quattro angoli del Paese, alla quale peraltro ha fatto da contrappeso la vicinanza affettuosa e orante di tante persone amiche". Sicuramente - prosegue - la nona beatitudine è parola del Signore che produce il suo effetto pacificante, ma nell’immediato è crocifiggente". "Accetto - scrive ancora il vescovo - la volontà di Dio in spirito di obbedienza e spero che questo giovi al bene di questa Chiesa, affinché vengano sanate le profonde lacerazioni da cui è afflitta da tempo". "Circa gli addebiti sui quali sono stato chiamato a rispondere - spiega monsignor Mogavero - fornirò nel più breve tempo possibile nelle sedi competenti idonee precisazioni e adeguata documentazione per provare la infondatezza delle contestazioni, forte della testimonianza della mia coscienza, che non posso giocarmi a cuor leggero, sapendo che al Giudice supremo non può essere nascosta la verità del nostro operare". "In questo momento - si legge nella lettera ai fedeli - sorretto dalla grazia di Dio, ho recuperato la mia serenità e confido che le verifiche necessarie e giuste effettuate nelle diverse istanze dissiperanno ogni ombra sui miei comportamenti. Spero che mi sia dato di trascorrere il Natale del Signore da buon cristiano nella serenità e nella pace che questa festa dona a credenti e non credenti. Mi raccomando - conclude il vescovo di Mazara - al ricordo orante di tutti con l’augurio che ciascuno possa gustare la gioia del mistero dell’Incarnazione nella pace serena delle famiglie e nella contemplazione adorante della divina liturgia. Con affetto, buon Natale e sereno anno nuovo".

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