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Incontro tra detenuti e studenti all'Istituto Tecnico "Sciascia" - Trapani Oggi

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Incontro tra detenuti e studenti all'Istituto Tecnico "Sciascia"

18 Febbraio 2017 11:22, di Redazione
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I detenuti escono dal carcere e raccontano di sé e del proprio percorso di riabilitazione agli studenti. E' accaduto ieri, su iniziativa dell'associaz...

I detenuti escono dal carcere e raccontano di sé e del proprio percorso di riabilitazione agli studenti. E' accaduto ieri, su iniziativa dell'associazione Co.tu. le vi., all'Istituto Tecnico "Leonardo Sciascia". All'incontro erano presenti, oltre alla presidente Aurora Ranno, l'avvocato Michele Cavarretta, il direttore della Casa circondariale di Trapani, Renato Persico, la magistrato di sorveglianza Chiara Vicini, il comandante della Polizia Penitenziaria Giuseppe Romano e il responsabile dell'Area trattamentale del "San Giuliano" Antonio Vanella. L’obiettivo dell’iniziativa, che si inquadra nel progetto "Culture a confronto" portato avanti quest'anno dalla Co.tu. le vi. nelle scuole del territorio, era quello di consentire agli studenti un approccio con la realtà carceraria, spesso misconosciuta, e con il tema del reinserimento dei detenuti nella società. Interessanti e, a tratti, commoventi le testimonianze dei detenuti Gerlando Spampinato, Gaspare Augugliaro, Souadi Lofti e Ascenzio Errante che hanno raccontato le proprie storie portando messaggi positivi di speranza e di recupero che si va realizzando attraverso le opportunità trattamentali e lavorative che il carcere trapanese fornisce. "Abbiamo capito - ha commentato Aurora Ranno - che il modo giusto per parlare del carcere ai ragazzi era parlare della vita in cella. Non di qualcosa di astratto, non del problema del carcere in Italia, che rischiava di essere troppo lontano dal mondo spensierato degli adolescenti". Il comandante Romano ha fornito un quadro generale della situazione della Polizia Penitenziaria sottolineando la problematica delle carenze in organico, anche a fronte dell'apertura del nuovo padiglione detentivo. Romano ha sottolineato che il lavoro a contatto con i detenuti “è molto logorante e, a lungo andare, ciò provoca stati di stress e di ansia che incidono negativamente sulla gestione complessiva delle risorse umane”. Il direttore Renato Persico ha evidenziato la valenza delle attività come quella promossa da Co.tu. le vi. e che sono inserite nel percorso rieducativo dei detenuti sostenendo i loro interessi umani e culturali. Persico ha, inoltre, sottolineato gli “ottimi risultati ottenuti attraverso l’impegno di tutte le aree presenti nell’Istituto e l’apertura verso l’esterno con il progetto che vede impegnati gratuitamente i detenuti in lavori di pubblica utilità.

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