Indagine "Mare Monstrum", i pm chiedono rinvio a giudizio per Fazio
E' fissata per il prossimo 9 luglio l'udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Trapani Antonio Cavasino che dovrà pronunciarsi sulla richie...
E' fissata per il prossimo 9 luglio l'udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Trapani Antonio Cavasino che dovrà pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura della Repubblica di Trapani nei confronti dell'ex deputato regionale Girolamo Fazio, accusato di corruzione, rivelazione di segreto d'ufficio e traffico di influenze nell'ambito del troncone trapanese dell'inchiesta "Mare Monstrum". Ne dà notizia il quotidiano on line Alqmah. La richiesta riguarda anche l'ex presidente del Consiglio di Giustizia Amministrativa della Sicilia, Raffaele De Lipsis, accusato di traffico illecito di influenze. Sarebbe stato artefice di una illecita mediazione, richiesta da Fazio per garantire un pronunciamento favorevole alla Liberty Lines su un ricorso pendente davanti al Cga. Gli altri due indagati nello stesso procedimento, l'amministratore delegato della Liberty Lines, Ettore Morace, e l'imprenditore Leonardo Carpinteri, amministratore di "Stefania Mode", azienda che opera nel campo dell'abbigliamento con alcuni negozi in città e una fiorente attività di e-commerce, hanno scelto la strada del patteggiamento della condanna per definire le loro posizioni con la giustizia che, infatti, sono state stralciate. L'inchiesta portò in carcere, il 19 maggio dello scorso anno, Ettore Morace mentre ai domiciliari finirono Girolamo Fazio e il palermitano Giuseppe Montalto, segretario particolare dell'allora assessore regionale alle Infrastrutture Giovanni Pistorio e titolare di un’agenzia pubblicitaria palermitana che aveva lavorato in vari progetti con la Regione. Fazio - secondo i pm trapanesi - avrebbe operato a favore degli interessi della Liberty Lines sui bandi regionali per la gestione dei collegamenti con le isole minori, e di "Stefania Mode", di cui era consulente legale, per favorirne l'insediamento in uno dei capannoni dell'area industriale di Trapani. Secondo quanto riporta l'articolo apparso su Alqamah, Ettore Morace avrebbe reso importanti dichiarazioni agli inquirenti sui rapporti tra Fazio e la famiglia Morace, ammettendo che le regalie ricevute dall'ex deputato ed ex sindaco di Trapani erano conseguenza dell'accordo di corruttela. Anche Carpinteri avrebbe erogato denaro a Fazio, anche tramite una fattura per una fornitura di bottiglie di vino mai avvenuta.
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