Iovino: "Gli stipendi ai precari slitteranno solo di qualche settimana"

Slitterà solo di qualche settimana - secondo quanto comunicato dall'amministrazione comunale - il pagamento dello stipendio di alcuni lavoratori preca...

Slitterà solo di qualche settimana - secondo quanto comunicato dall'amministrazione comunale - il pagamento dello stipendio di alcuni lavoratori precari in servizio al Comune. Si tratta dei dipendenti che fanno capo all'inquadramento giuridico ex art. 23. Per loro la copertura del finanziamento è a carico del Comune per circa il 60 per cento mentre la rimanente quota è a carico della Regione che, recentemente, ha prorogato la scadenza del contratto fino al 31 luglio prossimo. Dal Comune fanno sapere di avere anticipato integralmente, nei primi quattro mesi del 2013, la quota della Regione e che senza la conferma della copertura finanziaria regionale sulla richiesta di finanziamento presentata dall'amministrazione comunale, gli stipendi non potranno essere pagati. "I precedenti con la Regione sono negativi - dice il sindaco Iovino - il Comune attende ancora di ricevere i 280.000 euro anticipati l’anno scorso. Un mancato introito che ha peggiorato il saldo obiettivo sul patto di stabilità del 2012 creando un ulteriore danno". Il sindaco Iovino afferma di aver già preannunciato l'orientamento della sua amministrazione nel corso di un incontro svoltosi, lo scorso 28 maggio, con i lavoratori precari, in concomitanza con l’approvazione della delibera di proroga da parte della Giunta comunale. "La successiva protesta ed assenza dal lavoro per “ferie” mi appare inopportuna ed ingiustificata", ha commenta il primo cittadino, che afferma di aver "già chiarito la questione con l’unico sindacalista che ha chiesto informazioni sulla questione, Giorgio Macaddino della Uil". In settimana dovrebbe svolgersi un ulteriore incontro tra l'amministrazione comunale e i precari alla presenza dei revisori contabili e dei funzionari interessati. La protesta, in questo clima di campagna elettorale, secondo Iovino "rappresenta un inutile inasprimento dei rapporti. Alla fine lo stipendio sarà “assicurato” con un piccolo ritardo, al contrario di molti altri lavoratori della formazione o del comparto marmifero che attendono da mesi e con molta incertezza. Se protesta andava fatta - conclude il primo cittadino di Valderice - semmai era nei confronti della Regione e del presidente Crocetta che, da una parte proroga i contratti e, dall’altra, con una circolare, palesa che i soldi in bilancio non ci sono per tutti e saranno evasi in ordine cronologico rispetto alle istanze di richiesta da parte dei Comuni".

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