Ispezione a Trapani sulla nave del soccorso civile Mare Jonio. Commissariata la Capitaneria
Dalla Ong: "Noi non abbiamo mai avuto paura delle continue ispezioni"
Aggiornamento ore 19,30 - Arriva la precisazione da parte della Guardia Costiera a proposito dell'ispezione sulla Mare Jonio -
Mare Jonio, visita occasionale a bordo della Guardia Costiera per verificare le condizioni di sicurezza della navigazione. Il rimorchiatore âMare Jonioâ è in queste ore oggetto di visita occasionale, presso il porto di Trapani, da parte di un team ispettivo della Guardia Costiera specializzato in sicurezza della navigazione, per accertare il mantenimento delle condizioni di sicurezza della nave in quanto non abilitata alle operazioni di salvataggio. La visita odierna, prevista ai sensi del D.P.R. 435/91 (Regolamento per la sicurezza della navigazione e della vita umana in mare), è in particolare volta ad accertare il mantenimento dei requisiti di sicurezza della nave, lâefficienza e lâintegritĂ dei mezzi di salvataggio e degli altri apparati, ed a verificare che lâunitĂ sia idonea, sotto tutti gli aspetti â anche dal punto di vista sanitario â ad affrontare il mare senza rischi per la sicurezza della navigazione.âÂÂ
Trapani - Unâispezione è in corso sulla nave Mare Jonio, che si occupa del soccorso in mare dei migranti, al momento ancorata al porto di Trapani in attesa di ripartire. Il comando generale della Guardia Costiera ha deciso di concentrare ben quattro attivitĂ ispettive sulla nave in un giorno solo che dovranno stabilire lâidoneitĂ della nave battente bandiera italiana. A comunicarlo è stato Luca Casarini capomissione della ong Mediterranea.
âHanno commissariato la Capitaneria di Trapani, e inviato da Roma la squadra speciale che si occupa delle ong, quella che serve a bloccarle â dice Casarini -. Alle tre ispezioni previste, che riguardano aspetti tecnici e sanitari sui quali non abbiamo mai avuto problemi, si è aggiunta una ispezione occasionale voluta dal comando generale di Roma â aggiunge Casarini -. Ă evidente che di occasionale non vi è proprio nulla, perchĂŠ quel comando agisce sotto gli ordini del ministro Salvini. Ă il tentativo di rispondere ai suoi guai giudiziari tentando di bloccare una nave del soccorso civileâ.
âNoi non abbiamo mai avuto paura delle continue ispezioni, siamo a quota 24 dallâinizio delle nostre attivitĂ in mare, ma è chiaro che Salvini, che comanda la guardia costiera, vorrebbe bloccare le nostre attivitĂ di soccorso. Magari applicando il decreto contro le navi di soccorso scritto dal suo amico Piantedosiâ, aggiunge Casarini che continua: âsiamo anche parte civile al processo contro Salvini, sarebbe grave se queste ispezioni si trasformassero in una ritorsione per il processo nel quale il ministro è imputatoâ.
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