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La Cinque Torri: costretti a pagare più del dovuto il Sorrentino

19 Ottobre 2017 13:55, di
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In merito alla questione della gestione del campo “Roberto Sorrentino”, attualmente affidato al Trapani calcio, la società sportiva Cinque Torri Trapa...

In merito alla questione della gestione del campo “Roberto Sorrentino”, attualmente affidato al Trapani calcio, la società sportiva Cinque Torri Trapani presieduta da Giulio D’Alì, in una nota resa pubblica oggi precisa che “La nostra società ha usufruito per due anni del centro sportivo «Roberto Sorrentino» che ricordiamo essere un bene nella disponibilità della collettività e non dei privati. Nei due anni questa società ha sempre pagato un corrispettivo mensile di 600 euro iva, anziché la cifra corretta di 240 euro annuali, per un’intera stagione sportiva. Cifra, quest’ultima, stabilita ai sensi del Capo III del tariffario comunale (tariffe agevolate in forma di abbonamento) che, stabilisce testualmente ed inequivocabilmente all’art. 13 - Tariffe Agevolate – che “Sono state tariffe agevolate sotto forma di abbonamento secondo quanto riportato nella allegata tabella C”. La nostra società, infatti, è dilettantistica e non a scopo di lucro e dunque rientra proprio in questo caso. Dunque appare piuttosto chiaro e difficilmente smentibile che non è mai stata applicata correttamente la normativa che regolamenta le concessioni delle strutture sportive comunali, a danno della Cinque Torri Trapani che ha pagato enormemente di più di quanto dovuto”. Nella nota, in merito alla affermazione da parte del Trapani Calcio che la società non ha corrisposto il quantum durante l’ultima stagione sportiva, si ammette che la stessa Cinque Torri è inadempiente, ma “ non è stato pagato ciò che è stato richiesto pretestuosamente dal Trapani Calcio, non ciò che stabilisce il regolamento comunale! Questa società intende pagare solo il dovuto, non un euro di più! 3. La Cinque Torri Trapani ha sostenuto spese di custodia, guardiania e mantenimento del campo non regolarmente fatturate e non dovute secondo la legge. Lo ha fatto con sacrificio e difficoltà, caricandosi di ulteriori spese che vanno al di là del dovuto”. Continando nella esposizione dei fatti, in merito alla affermazione del Trapani che lamenta non esserci stato un accordo scritto fra le parti, il presidente D’Alì afferma che questo non c’è stato “ perché le richieste che il Trapani ha preteso non erano inquadrabili nel tariffario comunale. Dunque, per avere la disponibilità del campo Sorrentino, obtorto collo si è dovuti sottostare a richieste non ufficiali ma ufficiose”. Infine, l’affondo. “ Questa società intende ribadirlo: il campo Sorrentino non è una struttura privata ma è di tutti ed è un altro dato di fatto assolutamente inequivocabile. Il Trapani Calcio l’ha avuto affidato in concessione (attualmente è in prorogatio, ovviamente per questo la Cinque Torri non può inoltrare una richiesta di utilizzo della struttura). Nessuno dovrebbe ergersi a detentore di qualcosa che spetta a tutti, di pubblico. Nessuno dovrebbe applicare tariffe sulla base di convincimenti personali ma dovrebbe affidarsi solo a ciò che viene riportato nelle normative comunali, soprattutto quando ciò va a scapito di società sportive dilettantistiche, senza scopo di lucro, che portano avanti le loro attività con le difficoltà dei nostri tempi ma con la sana passione sportiva e la voglia di fare davvero qualcosa per la collettività. Infine, troviamo paradossale che una società del territorio comunale trapanese sia costretta a peregrinare in altre strutture della provincia per allenamenti e gare ufficiali”. Sin qui la Asd Cinque Torri. E mentre rimane sospesa la domanda se si tratta solo ed esclusivamente di una vertenza tra società di calcio e non di un “redde rationem” visto che nel passato i rapporti tra le due società erano definiti dalla parti “ottime” con il Cinque Torri che ha fatto da sparring partner ai granata nella partita di allenamento infrasettimanale, non si eslcude una contro risposta da parte della società del comandante Morace.

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