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La città ospiterà un gruppo di donne richiedenti asilo

23 Ottobre 2013 09:10, di Redazione
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Saranno ospitate ad Erice sedici donne nigeriane ed un bambino di 1 anno provenienti dal Centro di accoglienza di Lampedusa. Le richiedenti asilo poli...

Saranno ospitate ad Erice sedici donne nigeriane ed un bambino di 1 anno provenienti dal Centro di accoglienza di Lampedusa. Le richiedenti asilo politico resteranno nella città della vetta fino al 31 dicembre prossimo per poi proseguire nella destinazione che le autorità competenti assegneranno. L'iniziativa di accogliere alcuni dei migranti attualmente presenti sull'isola è stata illustrata ieri pomeriggio dal sindaco Giacomo Tranchida, nel corso di un'assemblea cittadina appsitamente convocata nell'aula consiliare. Oltre al primo cittadino di Erice erano presenti il consulente per il centro storico Lucio Pollino, il delegato della cooperativa "Insieme a colori" a cui il Ministero dell'Interno ha affidato il servizio, l'arciprete monsignor Pietro Messana, il comandante della Stazione dei Carabinieri, il portavoce del Comitato cittadino, Piervittorio Demitry, e una delegazione di donne e operatori commerciali residenti del centro storico. Le richiedenti asilo saranno accolte nell'edificio scolastico di via Nunzio Nasi in cui si stanno effettuando i necessari lavori di adeguamento, arredamento e messa in sicurezza. Le donne accolte in Erice, seguiranno un corso di alfabetizzazione e saranno anche impegnate, secondo le attitudini accertate, in lavori di pubblica utilità e anche in attività private locali (laboratori artigianali, ristorazione). "La millenaria storia di Erice e delle comunità ericine, la sua dimensione culturale nell'accoglienza e valorizzazione dei diritti umani e civili - ha commentato il sindaco Tranchida - non ha soste temporali e non guarda al colore della pelle dei propri simili, ed oggi vuole dare un suo piccolo ma significativo contributo nell'offrire anche un po' di serenità a chi ha ancora negli occhi, lucidi di dolore e atrocità inenarrabili, la visione della speranza di libertà ed il diritto al riscatto umano e civile".

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