La città si prepara a festeggiare il copatrono San Biagio
Cadrà il prossimo 3 febbraio la memoria liturgica di San Biagio, copatrono, insieme a San Nicola di Myra, della città. Nella chiesa dedicata al santo ...
Cadrà il prossimo 3 febbraio la memoria liturgica di San Biagio, copatrono, insieme a San Nicola di Myra, della città . Nella chiesa dedicata al santo sarà celebrata l’eucaristia alle 9, alle 10 e alle 19 e, al termine delle messe, sarà possibile venerare la reliquia del santo e ricevere la tradizionale benedizione della gola. Avendo guarito miracolosamente un bimbo cui si era conficcata una lisca in gola, San Biagio, infatti, è invocato come protettore per i mali di quella parte del corpo. Il legame di Salemi con San Biagio nasce nel 1542, quando nelle campagne attorno alla città giunse, secondo la tradizione popolare, una terribile invasione di cavallette che, grazie all’invocazione rivolta a San Biagio dai contadini, furono risparmiate. Per questo evento il santo venne designato, per acclamazione di popolo, copatrono della città assieme a San Nicola di Myra che ne era già patrono dal 1290. In occasione della festività , i salemitani, per rendergli omaggio o per sciogliere un voto preparano i tradizionali "pani", fatti di pasta non lievitata e cotti al forno, chiamati rispettivamente: “cuddureddi” e “cavadduzzi”: i primi simboleggiano la gola di cui San Biagio è protettore; con i “cavadduzzi" invece si vuole ricordare il miracolo avvenuto a Salemi. I “cavadduzzi” assumono le forme più diverse e fantasiose, dai cavallucci marini ad altri animaletti immaginari, dal braccio e dalla mano benedicente del Santo, a quella di bastone decorato su un lato con fiori simbolo della fertilità . “Una festa che - come sottolinea don Antonino Gucciardi - nata nel contesto rurale-agreste del Cinquecento, si innesta nel solco della tradizione popolare cristiana per esprimere con il "frutto" del frumento il ringraziamento perenne a Dio, fonte di ogni grazia e benedizione” Sempre il 3 febbraio, nel pomeriggio, si svolgerà il corteo storico che partirà dal Castello alle 17 e raggiungerà , attraverso le vie del centro storico, la chiesa di San Biagio seguendo questo itinerario: piazza Alicia, via D'Aguirre, discesa di San Giovanni, piazza Dittatura, via Amendola, via dei Mille e chiesa di San Biagio. Il corteo è realizzato a cura del Gruppo Xaipe, con il patrocinio del Comune e con la collaborazione del gruppo storico Castelli del Belìce, dei tamburi Aragonesi di Castelvetrano, guidati dal maestro Rosario Guzzo, del Centro studi sugli usi, costumi e tradizione medievale “Gennaro Bottone”, della Pro Loco Salemi, della scuola di danza Emidance, dei Cavalieri del Castello Eufemio e del gruppo "Magi di Custonaci".
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