La marsalese Roberta Genna in finale al Concorso nazionale “Chicco Bettinardi”
Rientra tra i cinque nuovi talenti Under 30 del Jazz italiano
C’è anche una voce marsalese, quella di Roberta Genna, tra i cinque nuovi talenti Under 30 del Jazz italiano. La giovane cantante lilibetana è infatti entrata nella “rosa” che sabato a Milestone, in provincia di Piacenza, darà vita alla finalissima del Concorso Nazionale “Chicco Bettinardi” Nuovi Talenti del Jazz Italiano. A Piacenza sono confluiti da  tutta Italia per mettersi in gioco e misurarsi con altri coetanei che, come loro, hanno la stessa passione: quella per il canto jazz.
La sedicesima edizione del  Concorso "Bettinardi", che raccoglie nuovi protagonisti  da ogni parte d’Italia, entra quindi nella sua fase conclusiva. Per partecipare occorreva che i  giovani fossero sotto i 30 anni e tutti talentuosi, selezionati sulla base del materiale audio inviato. Adesso parte il compito della giuria presieduta dalla cantante Diana Torto, splendida voce del Jazz italiano e insegnante al Conservatorio di Bologna oltre che ai corsi di alta formazione di Siena Jazz, e composta da Debora Lombardo, cantante e docente della Milestone School of Music, dal presidente del Piacenza Jazz Club, il saxofonista Gianni Azzali, dal musicista e direttore di coro Andrea Zermani e dalla giornalista di “Musica Jazz” Lorenza Cattadori. Â
L’organizzazione dell’evento è dell'associazione culturale Piacenza Jazz Club con il sostegno determinante della Fondazione di Piacenza e Vigevano e con il supporto di Yamaha Music Europe GmbH - Branch Italy. Il concorso è dedicato alla memoria di uno dei soci fondatori del Piacenza Jazz Club e saxofonista Chicco Bettinardi, prematuramente scomparso nel 2004.
Tornando ai giovani concorrenti, si esibiranno  Rita Bincoletto, originaria di Quarto d’Altino, in provincia di Venezia, che proporrà due brani insoliti come la sinuosa ballad “Gentle Piece”, incisa dal trombettista Kenny Wheeler nei primissimi anni Novanta e un ancora più recente “Song of Life”, un vero inno di gioia e di vitalità , del pianista Fred Hersch, a fianco di uno standard che è parte della storia del genere, come “A night in Tunisia” di Dizzy Gillespie, del 1942. Altro cantante arriva dalla Puglia, si chiama Vincenzo Destradis, l’unico uomo nella rosa dei finalisti, che farà ascoltare la classica “All The Things You Are” firmata da Jerome Kern con parole di Oscar Hammerstein; a seguire presenterà la sua versione del brano simbolo del trombettista Clifford Brown, la celebre “Joy Spring” e “You Go To My Head” di J. Frec Coots e Haven Gillespie, di cui esistono numerose versioni, ma forse quella ancora oggi insuperata è di Billie Holiday del 1938. Emiliana, e più precisamente di Modena è invece Clarissa Colucci, che è anche la più giovane del gruppo con i suoi 24 anni. Anche la sua scaletta non è scontata e prevede brani di carattere, come “Hallucinatios” che fa emergere tutto il talento compositivo di quel genio di Bud Powell, “I Waited For You” di Dizzy Gillespie e “Fee-Fi-Foo-Fum” di Wayne Shorter, contenuta in un celebre album degli anni Sessanta, “Speak No Evil”, in cui il saxofonista e autore suonava insieme a Freddie Hubbard alla tromba, Herbie Hancock al pianoforte, Ron Carter al contrabbasso ed Elvin Jones alla batteria. Altra emiliana, ma stavolta di Bologna, è Annamaria Iannilli che ha scelto di interpretare “Softly As In A Morning Sunrise”, composta dal duo Romberg-Hammerstein per il musical “The New Moon” del 1928 e nata originariamente come tango, ma poi rinnovata nei tempi e nei modi dai vari interpreti jazz; la bellissima “Sail Away”, dall’album omonimo della fine degli anni Ottanta inciso dal trombettista Tom Harrell e “You’ve Changed” scritta da Bill Carey su musica di Carl Fischer nei primi anni Quaranta e che vanta innumerevoli versioni, tra cui quelle di tutti i più grandi, Nat King Cole, Billie Holiday ed Ella Fitzgerald tra gli altri. Chiuderà la rassegna la quinta ed ultima finalista, la siciliana, di Marsala, Roberta Genna che  canterà “Too Young To Go Steady”, che porta la firma inconfondibile di Jimmy McHugh, “They Can’t Take That Away From Me”, uno dei brani più celebri e amati di Gershwin e la dolcezza di un brano simbolo della bossa nova qual è “Fotografia” di Antonio Carlo Jobim.
Tutti i solisti saranno accompagnati da una solida base ritmica formata da Giovanni Guerretti al pianoforte, Alex Carreri al contrabbasso e Luca Mezzadri alla batteria.  Al momento della proclamazione saranno annunciati i nomi dei due vincitori, ma per la classifica e per la relativa premiazione, bisognerà aspettare il Galà di fine festival, in programma domenica 7 aprile allo spazio Rotative di Piacenza alle ore 18.00. Al primo classificato spetterà un premio in denaro del valore di 800 euro, un ingaggio al “Piacenza Jazz Fest 2020” e il “Premio Libertà ”, al secondo 400 euro.  Un altro premio, certamente simbolico, ma significativo per i concorrenti, è quello che viene assegnato sulla base dei voti della giuria popolare composta dal pubblico presente al Milestone, invitato ad esprimere la sua preferenza sulle esibizioni.
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