La Sicilia è tornata "gialla". Quattro le zone arancioni sull'isola
Il ritorno si deve principalmente ad una serie di primati negativi registrati sull'isola
Da stamane la Sicilia è ritornata "zona gialla". Il ritorno si deve principalmente perchè proprio l'isola è prima per ricoverati in Italia, sia in terapia intensiva che nei reparti ordinari Covid, ma è anche ultima per vaccinati in ogni fascia d’età .Â
Da qui le nuove limitazioni che arrivano quando ancora la stagione estiva è lontana dall’esaurire l’offerta e quando l’apertura delle scuole è alle porte: in Sicilia sarà il 16 settembre, quando gli esperti stimano si arriverà al picco dei contagi. E gli abitanti, con le temperature ancora alte, sembrano maldisposti ad accettare le nuove restrizioni.
Ma prima ancora delle scuole, l’ombra delle disdette si abbatte, invece sui vacanzieri di Settembre scatenando il panico tra gli operatori turistici e pubblici esercenti che prevedono già una contrazione delle entrate del 30%. Questo sebbene le limitazioni siano ancora ridotte: mascherina da indossare sempre, anche all’aperto, e limite di non più di 4 persone per tavolo nei ristoranti (con deroga per i conviventi). Resterà invece aperta la mobilità tra comuni e regioni, invariati saranno anche i limiti per manifestazioni culturali e sportive che resteranno gli stessi della zona bianca.
A preoccupare, però, sono gli alti numeri del contagio, che fanno temere un ulteriore aggravamento delle restrizioni a breve. La Sicilia però ha già 4 zone arancioni, così come indica l'ultima ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci.
I divieti e le limitazioni in zona arancione
In Sicilia riguardano i comuni di Barrafranca (Enna), Niscemi (Caltanissetta), Comiso e Vittoria (Ragusa).
Gli spostamenti sono liberi per tutti solo nel proprio comune, ma è in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. Chi è in possesso del green pass può entrare e uscire dai comuni, ed è possibile farlo anche con autocertificazione per comprovate esigenze lavorative, di necessità o di salute. È sempre consentito il rientro alla residenza, al domicilio e nelle seconde case. Tutti aperti i negozi, anche parrucchieri, barbieri e centri estetici, ma nel weekend sono chiusi i centri commerciali.
Chiuse palestre, piscine, teatri e cinema, nei bar e nei ristoranti non è consentito il servizio al tavolo, mentre fino alle 22 è permessa la ristorazione con consegna a domicilio o asporto. L'attività sportiva o motoria all’aperto è possibile, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, o in circoli e centri sportivi all’aperto.
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