La spiaggia che sparisce, il Comune cerca soluzioni
Prima riunione, stamane, negli uffici comunali di Rigaletta, del tavolo tecnico costituito dall'amministrazione comunale di Erice per affrontare il pr...
Prima riunione, stamane, negli uffici comunali di Rigaletta, del tavolo tecnico costituito dall'amministrazione comunale di Erice per affrontare il problema dell’erosione costiera del litorale ericino e trapanese dopo che questo era stato sollevato nella riunione aperta del Consiglio comunale tenutasi nei giorni scorsi. All’incontro hanno partecipato tutti i tecnici che hanno aderito all’iniziativa lanciata dal presidente del Consiglio Giacomo Tranchida. Ha partecipato, su invito, anche il Comune di Trapani con la dirigente Quatrosi. Il problema su cui si vuole lavorare è quello dell'avanzamento verso la costa della linea di battigia che ha provocato, negli ultimi 60 anni, una consistente riduzione dell'ampiezza della spiaggia, dove sono collocati anche alcuni lidi balneari, frequentata nella stagione estiva dai cittadini e dai turisti. Sono stati diversi gli esperti che hanno presentato proposte concrete. La spiaggia ha cominciato a ridursi, è stato spiegato, perché la cementificazione del territorio - con la creazione di strade e la costruzione di interi quartieri - ha alterato le dinamiche dell'ecosistema dell'area. La Natura, semmai ci fosse bisogno di ricordarlo, non è qualcosa di statico e quando si interviene su aspetti che, a prima vista possono apparire isolati, si sta, in realtà , influenzando molto altro. Eliminata la vegetazione esistente e le dune, che contribuivano a mantenere e anche a creare nuova sabbia, la spiaggia, a causa dell'azione dei venti e delle correnti marine, ha iniziato inesorabilmente ad assottigliarsi. Tornare indietro, purtroppo, non si può ma la attuale, ormai acquisita sensibilità sulle questioni ambientali consente alle due amministrazioni comunali di mettere in campo iniziative valide ad arginare, se non a risolvere del tutto, il problema. Quella che è stata sottolineata nel corso dei lavori è proprio la necessità di effettuare una serie di studi preliminari, su fondali, correnti, venti, composizione della sabbia, impatto delle eventuali opere di protezione come le soffolte, per calibrare al meglio gli interventi, che sono certo possibili e sono stati già realizzati altrove in casi simili. La buona notizia è che - come ha riferito il professore Torre, tra i tecnici partecipanti alla riunione insieme al dottore Curatolo, l'ingegnere Ricevuto, il dottore Barracco, il geologo Baiata e i presidenti dell’Ordine degli Architetti, Mancuso, e dell’Ordine degli Ingegneri, Indelicato - la sabbia necessaria per ampliare l'arenile si trova accumulata, su fondali di 5-6 metri, non troppo distanti dalla costa, come evidenziato anche dalle immagini satellitari mostrate durante la riunione. Sodisfatti degli esiti del confronto l’assessore Mauro e la sindaca Toscano per i quali "il contributo di idee e soluzioni permetterà all'amministrazione comunale di intraprendere il percorso corretto per i necessari e non più rinviabili interventi". Il Comune di Erice e il Comune di Trapani fanno parte entrambi dell’Autorità Urbana per l’utilizzo del fondi POR-FESR 2014-2220 dove risultano già allocate le somme (con la misura 5.1) per interventi di questo tipo.
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