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La Uilpa Polizia Penitenziaria dice no alla chiusura del carcere di Favignana

20 Febbraio 2019 18:20, di Ornella Fulco
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Il segretario regionale Veneziano contrario alla proposta della deputata di LeU Giuseppina Occhionero

"Ancora una volta registriamo interventi di personaggi politici che invece di risolvere i problemi dei cittadini li aggravano, ponendo azioni  che vanno fuori dalle rivendicazioni di intere popolazioni danneggiandoli, considerato che invece di rafforzare presidi di legalità e di economia nei territori isolani vogliono sopprimerli ed impoverirli di più!”. Così commenta il segretario regionale della UILPA Polizia Penitenziaria, Gioacchino Veneziano, la posizione della deputata di Liberi e Uguali Giuseppina Occhionero che, a seguito di una visita alla Casa di Reclusione "Giuseppe Barraco" di Favignana ha manifestato la volontà di presentare un'interrogazione al ministro Bonafede per chiedere la chiusura, una ipotesi che trova contrario il sindacato. "Invito la stessa - prosegue Veneziano - a visitare le oltre 190 carceri italiane che stanno nelle stesse condizioni se non peggio di Favignana cosi da farle chiudere tutte”.
"Siamo venuti a conoscenza tramite la stampa - continua  – che la deputata Occhionero è nativa del centro Italia, quindi conosce poco i problemi di chi abita nelle isole come la sua collega di schieramento Madia che ha permesso la ingiustificabile legge che ha liquidato la Base Navale della Polizia Penitenziaria di Favignana Ora spunta un’altra rappresentante della politica che vuole definitivamente desertificare un altro presidio dello Stato in una delle isole più importanti dell’arcipelago Eguseo! Spiace costatare la fine ingloriosa delle argomentazioni nel panorama politico - sostiene  Veneziano - infatti se manca il personale di Polizia Penitenziaria, se le manutenzioni non vengono operate, se gli educatori sono in pochi, se le suppellettili sono scarse, se non ci sono caserme idonee,  non basta chiedere la chiusura di un carcere, bisogna invece impegnarsi come rappresentanti dei cittadini affinché tramite azioni politiche, arrivino uomini, mezzi, fondi sufficienti per garantire la funzionalità di un apparato dello Stato che nel 2011 è costato alle tasche dei cittadini 10 milioni di euro e per colpa dei pochi investimenti previsti dai tanti governi che si sono succeduti, compresi quelli della Occhionero, rischiano di rimanere cattedrali nel deserto. Sono pronto ad incontrare l’onorevole Occhionero per invogliare la stessa a mutare strategia politica - conclude Veneziano - informandola che spostare 25 agenti di Polizia Penitenziaria da Favignana a Trapani non servirà a nulla, ma è più opportuno obbligare il ministro della Giustizia ad un piano di assunzioni straordinarie sia di Polizia che di amministrativi per tutta la Sicilia per rafforzare la sicurezza delle carceri, garantire la fruizione dei diritti a tutto il personale e determinare l’aumento  di risorse per l’ammodernamento delle strutture e delle caserme".
 

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