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Latitante tunisino in manette, è accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina - Trapani Oggi

Marsala | Cronaca

Latitante tunisino in manette, è accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina

04 Ottobre 2021 13:06, di Redazione
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E' stato arrestato da Squadra Mobile, Carabinieri del ROS e con l'ausilio della Capitaneria di Porto

Era ricercato dal 9 gennaio 2019, perchè ritenuto membro di un sodalizio criminale di matrice tunisina dedito al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina dalle coste africane a quelle siciliane. Gli uomini della Squadra Mobile di Trapani e i carabinieri del ROS hanno arrestato un
tunisino 33enne.
L’uomo, con l’ausilio della Capitaneria di Porto, è stato rintracciato a bordo di un natante a largo delle coste di Marsala, insieme a 20 migranti connazionali che sono stati trasferiti al C.P.R. di Milo.
Il ricercato internazionale era stato oggetto delle investigazioni condotte dai Carabinieri
ROS nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “ABIAD” che aveva permesso di individuare i 15 componenti di un’organizzazione criminale che, dietro pagamento di un corrispettivo particolarmente elevato, organizzavano traversate di ristretti gruppi di cittadini tunisini, alcuni dei quali gravati da provvedimenti giudiziari, dalle coste della Tunisia a quelle trapanesi.
La banda forniva ai migranti giunti in Italia anche supporto logistico e investiva i proventi delle loro azioni delittuose (tra cui un fiorente traffico di tabacchi lavorati esteri), in proprietà immobiliari e per l’acquisto di imbarcazioni per le illecite traversate.
Nel corso delle indagini era emerso che uno degli esponenti di vertice del sodalizio avesse
svolto, mediante i social network, attivitĂ  di istigazione e apologia del terrorismo.
La strettissima sinergia tra Polizia e Carabinieri a Trapani ha consentito così di raggiungere questo importantissimo risultato operativo, assicurando alla giustizia il pericoloso catturando internazionale che, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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