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Lavori pubblici, allarme dell'ANCE sui ribassi eccessivi negli appalti

15 Gennaio 2016 16:32, di Niki Mazzara
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“Ancora una volta, nella nostra provincia, un appalto importante è stato aggiudicato con un ribasso 'preoccupante', oltre il 53% sull’importo a base d...

“Ancora una volta, nella nostra provincia, un appalto importante è stato aggiudicato con un ribasso 'preoccupante', oltre il 53% sull’importo a base d’asta. Si tratta dell’appalto dei lavori per la realizzazione della rete fognante nei lidi fino alla stazione di pompaggio di contrada Casabianca (Comune di Marsala), stazione di pompaggio e condotta in pressione, per un importo complessivo di 5.940.233,45 euro". Lo sottolinea il presidente della sezione trapanese dell'ANCE Trapani Rosario Ferrara. Ferrara, rimarcando il fatto che il fenomeno non è nuovo, solleva anche un interrogativo inquietante: “Ma come è possibile realizzare dei lavori offrendo un ribasso oltre il 53% sull’importo a base d’asta? Quali sono i criteri che hanno condotto la sub commissione di gara a giustificare una simile anomalia?” La questione dei ribassi nelle gare di appalto, nei suoi aspetti generali, è stata recentemente affrontata dal Senato della Repubblica con la creazione di un’apposita Commissione d’inchiesta denominata “Morti Bianche” perché il primo collegamento che viene da fare quando si parla di ribassi eccessivi è quello con la sicurezza sul lavoro e con il fenomeno del lavoro nero. “L’estrema attenzione che viene oggi posta ai problemi riguardanti la sicurezza – ribadisce invece Ferrara - ci inducono a prestare una maggiore vigilanza sulla gestione di tali problematiche all’interno delle attività delle nostre Imprese che, se trascurate, possono comportare gravi conseguenze in ordine alla salute ed integrità delle nostre maestranze e sui riflessi amministrativi e penali che ne possono conseguire. Vero è che la legislazione vigente non consentirebbe di effettuare ribassi sui costi della sicurezza e sui compensi spettanti ai lavoratori, ma è altrettanto vero che spesso la normativa viene aggirata attraverso le assunzioni in nero e attraverso la catena di subappalti cui inevitabilmente vengono strappati prezzi e condizioni più stracciati”. “Le Aamministrazioni interessate – rimarca ancora il presidente di Ance Trapani, Rosario Ferrara - ovviamente potranno obiettare dicendo che il sistema di aggiudicazione al massimo ribasso è tra quelli previsti dalla legge, che il ribasso è stato comunque praticato da un imprenditore! vero è, ma ci si chiede come sia possibile giustificare delle offerte che vanno ben oltre la soglia di anomalia, già di per sé elevatissima ed essa stessa “anomala? Forse si spera in successive perizie di varianti che vengano in soccorso di lavori forse impossibili da ultimare?”. Ferrara torna anche a parlare dei problemi, che ormai da otto anni, investono il settore edile in tutta la provincia, chiedendo ancora una volta agli enti e alle amministrazioni pubbliche di procedere ai bandi di gara, per "dare ossigeno" alle tante imprese edili che ormai sono allo stremo. "Chiuse le ex Province - conclude - oggi con i Liberi Consorzi le strade provinciali sono in uno stato pietoso, molte sono quelle intransitabili. Stessa cosa per le linee ferrate inefficienti; la linea Trapani-Palermo (via Milo) è interrotta da ben due anni e forse più. Qualcosa forse si farà per i porti, ma quando e in che misura? Anche quella che doveva essere il fiore all’occhiello della passata amministrazione provinciale - l'arteria autostradale che, partendo dallo scorrimento di Birgi, arriverebbe a Mazara (132 mln di euro) proseguendo fino a Gela, resta solo un sogno".

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