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Le 3 principali differenze tra le sigarette elettroniche e le sigarette tradizionali

26 Ottobre 2020 18:21, di Eros Santoni
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Dalla presa di coscienza avvenuta in seguito alle numerose dimostrazioni scientifiche riguardo i danni della sigaretta e le sue gravissime conseguenze

  • irrequietezza
  • rabbia
  • irritabilità
  • frustrazione
  • difficoltà di concentrazione
  • tristezza
  • insonnia
  • aumento dell'appetito
  • diminuzione della frequenza cardiaca
Da qui quindi la difficoltà nello smettere di fumare da parte di fumatore incalliti (e non).
A differenza della sigaretta tradizionale, i liquidi da vaporizzazione hanno invece una percentuale di nicotina che varia a seconda di quanto richiesto dal cliente, e che va da un 0% fino all'1,6%.; limite quest'ultimo invalicabile per legge.
Ed è proprio nella percentuale variabile di nicotina presenti in questi liquidi che ritroviamo uno dei punti di forza della sigaretta elettronica: andando a ridurre progressivamente data percentuale, si potranno attenuare tutti quei fastidiosi sintomi portati dall'astinenza nel momento in cui si vorrà smettere con la nicotina e col fumo, senza che il passaggio risulti troppo traumatico per il fumatore.
Inoltre, il fatto che tra lo svapare e il fumare il gesto di portarsi la sigaretta alla bocca è lo stesso, ciò aiuta anche sul piano della dipendenza psicologica data da una certa gestualità.
La terza differenza: l'aroma
Chi ha fumato sa che il sapore del tabacco, nonostante ci siano diversissime marche presenti oggi sul mercato, è grossomodo lo stesso. Le differenze tra una marca e un'altra non sono particolarmente eclatanti, e a parte qualche apertura alle aromatizzazioni (spesso al mentolo e alla vaniglia), la stragrande maggioranza delle sigarette classiche presenta sempre il classico sapore.
La sigaretta elettronica, invece, ha proprio come caratteristica principale la possibilità di poter scegliere quale liquido utilizzare per la vaporizzazione, e può farlo basandosi proprio sui propri gusti personali. I gusti selezionabili sono veramente tantissimi, e si dividono tra gusti freschi, gusti fruttosi, gusti dolci, o addirittura… gusti tabaccosi, per chi proprio non vuole abbandonare il sapore di sigaretta.
La scelta dell'aroma è importante anche sotto l'aspetto degli odori che vengono emanati dalla e-cig. Grazie infatti alla diversa scelta e al diverso funzionamento che sta alla base del funzionamento della sigaretta elettronica stessa, quest'ultima rilascerà col suo vapore una serie di odori ben differenti da quelli solitamente sgradevoli della sigaretta al tabacco.

Dalla presa di coscienza avvenuta in seguito alle numerose dimostrazioni scientifiche riguardo i danni della sigaretta e le sue gravissime conseguenze a breve e lungo termine, sono in tantissimi ad essersi avvicinati sempre più all'universo delle sigarette elettroniche.

Secondo i più recenti studi che andremo a vedere insieme da qui a poco infatti, non solo queste sono decisamente meno dannose se rapportate alle sigarette tradizionali, ma possono essere utilizzate anche per smettere di fumare in maniera definitiva.

Oggi, così come per la maggior parte dei prodotti in commercio è possibile comprare sia in negozi fisici, che in negozi online come quello di Terpy, dove sarà possibile scegliere non solo le migliori e-cig in commercio, ma anche tra gli aromi per sigaretta elettronica più venduti oggi.

Ma cos'è che porta dal fumo delle classiche "bionde" allo "svapo" delle sempre più avanzate tecnologicamente sigarette elettroniche? Per comprendere a pieno questo quesito metteremo sotto la lente di ingrandimento le differenze tra questi due prodotti.

Prima di continuare su questa strada però c'è bisogno di precisare che, a causa del fatto che le e-cigarette sono state introdotte sul mercato solo recentemente (stiamo parlando di un arco temporale di grossomodo dieci anni), non è stato possibile analizzarne gli effetti a lungo termine.

I dati finora raccolti dagli addetti ai lavori del mondo scientifico quindi si basano esclusivamente su evidenze scientifiche immediate, sul breve e medio termine, ed è su questi che si baseranno i prossimi paragrafi riguardanti le 3 principali differenze tra le sigarette elettroniche e le sigarette tradizionali.

Se siete interessati però a un approfondimento sugli effetti del fumo di sigaretta e tutte le conseguenze che esso comporta, vi suggeriamo di consultare il sito dell'Airc.

La prima differenza: la combustione

Il principio di base al consumo delle sigarette tradizionali è la combustione. Essa è avvolta in un cilindro di carta avvolgente in cui è contenuto del tabacco modificato, il cui verrà consumato tramite la combustione.

Ed è proprio la combustione il principale nemico di chi fuma le sigarette: a causa della combustione infatti vengono liberate decine e decine di sostanze dannose per il nostro corpo e contenute nelle sigarette classiche, tra le quasi possiamo citare il catrame, diversi tipi di metalli, composti organici volatili e tanto altro.

La sigaretta elettronica, invece, non prevede alcuna combustione per il suo consumo. Questa infatti prevede un funzionamento che esclude completamente il processo più dannoso delle sigarette normali, la combustione, basandosi su forme di energie alternativa.

La e-cig prende infatti la sua energia da una batteria ricaricabile per avviare il processo che porterà l'atomizzatore a riscaldare il liquido inserito al suo interno, e di conseguenza vaporizzarlo.

La seconda differenza: la nicotina

La principale sostanza psicoattiva che possiamo ritrovare in tutti i tipi di sigaretta tradizionale attualmente in commercio è la nicotina. Questa scatena una serie di effetti negativi sul nostro organismo che non possiamo trascurare, come ad esempio l'aumento delle contrazioni del cuore e dei vasi sanguigni periferici.

Inoltre, è proprio questa sostanza la principale causa di dipendenza verso le sigarette classiche. Non è un caso se quindi consumando questo tipo di sigarette si assume una quantità di nicotina di circa 1 o 2 milligrammi, atta a "sfamare" l'astinenza che si viene a creare quando non si fuma per un prolungato lasso di tempo.

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