Le soldatesse del Sesto Bersaglieri incontrano associazione femminile afghana

Tra donne ci si comprende sempre, anche quando, da una parte, si indossa una divisa militare e, dall'altra, lo ?ij?b, il velo che copre il capo come r...

Tra donne ci si comprende sempre, anche quando, da una parte, si indossa una divisa militare e, dall'altra, lo ?ij?b, il velo che copre il capo come richiesto dalla propria fede. Questo, per certi versi, singolare incontro è accaduto, nei giorni scorsi a Farah, dove ha sede la base operativa avanzata "Dimonios" che ospita la Transition Support Unit – South (TSU-S), attualmente formata dai militari del Sesto Reggimento Bersaglieri di Trapani. Le soldatesse hanno incontrato le donne dell’associazione "Woman Capacity Foundation" che opera nei villaggi dell’area di Rigi, a sud della provincia di Farah. Alla presidentessa, signora Amina, il colonnello Mauro Sindoni, comandante della TSU-S, ha rinnovato l’impegno di proseguire nella collaborazione con le autorità afghane nelle attività a supporto delle fasce più deboli popolazione, donne e bambini. La "Woman Capacity Foundation", infatti, è nata per sostenere una comunità di circa 600 donne nelle aree rurali a sud della zona sotto la responsabilità del contingente militare italiano, e si prefigge lo scopo, attraverso la diffusione della cultura scolastica e la conquista dell'indipendenza economica, di integrare la donna nel mondo del lavoro per mezzo dell’interazione femminile fra i vari villaggi della regione. Durante l’incontro, le donne soldato della TSU-S hanno scambiato curiosità e interessi comuni. Poi il tradizionale scambio di doni: il tipico velo afghano, da una parte, e indumenti e scarpe per bambini dall'altra, da destinare alle famiglie più bisognose. I Bersaglieri del Sesto Reggimento sono impegnati in Afghanistan dallo scorso 10 agosto, sempre sotto il comando del colonnello Mauro Sindoni, e costituiscono l’unità di manovra del Regional Command West nell’area di Farah, provincia meridionale del settore occidentale del Paese, dove il contingente militare italiano ha la leadership nell’attuale, delicata fase di transizione con le forze di sicurezza locali a cui sarà ceduta la responsabilità della regione.

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