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Letture consigliate: Zibaldone Palermitano.

03 Marzo 2022 09:53, di Redazione
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Un 'contenitore' della storia della nostra città.

L'edizione 2022 dello Zibaldone palermitano ( Arti grafiche palermitane edizioni) è presente nelle librerie per il sesto anno consecutivo grazie ai cultori della storia della nostra città Edoardo Lazzara e Sebastiano Catalano che hanno voluto essere presenti per onorare l'impegno con i numerosi lettori ma soprattutto perchè non intendono interrompere un lavoro di ricerca teso a far emergere storie, personaggi e avvenimenti che fanno parte del passato di Palermo.

Catalano e Lazzara non si limitano solamente a raccogliere materiali per tramandare ai posteri gli accadimenti storici , i fatti di arte e di costume sia remoti che recenti per tutelare la memoria collettiva " senza la quale nessuna comunità può immaginare di fare passi in avanti" ma che rischiano di interessare solo gli storici di professione o gli antropologi; riescono ad andare oltre trasformando questo Zibaldone in un racconto che riesce a tenerti compagnia strappandoti anche parecchie risate, la leggerezza nel senso di Calvino è importante e questo i due curatori del volume sembrano averlo appreso benissimo.

Per chi ancora non l'avesse letto basti citare- mi limiterò ad un episodio per non rovinare la lettura a spero quei pochi non abbiano goduto di queste pagine- il fatto di cronaca tratto da un numero del Giornale di Sicilia di un sabato del 1947 intitolato " Il ricchissimo barone era un truffatore" dove si narra la vita di Angelo Nebbia, un giovane ventinovenne di bell'aspetto che in utti gli alberghi più lussuosi della città osava presentarsi come un ricchissimo barone. Il giovanotto amava le spiagge, soprattutto quella di Mondello, soggiornava nelle stanze lussuosissime dell'albergo delle Palme facendosi coccolare da " valletti premurosi". Naturalmente faceva mettere tutte le spese in conto ignorando l'amministrazione  che 'osava' chiedergli almeno un acconto. Il buon 'barone' si dimostrava dispostissimo ad accontentare la richiesta ma poco dopo misteriosamente spariva alla vista di tutti.

A volte conte, a volte barone girava le varie pensioni della città seminando debiti ovunque e soprattutto accumulando diverse denunce tra i truffati. Dopo diverse ricerche il Nostro verrà ritrovato nella pensione Reale di via Cavour dove, beato lui, dormiva tranquillamente con un ricco pigiama di seta dopo aver trascorso una nottata di divertimenti. Sembra la storia di un film di Monicelli.

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