L'ex senatore Nino Papania condannato per corruzione elettorale
Il processo si riferisce ad episodi avvenuti durante le Amministrative del 2012 ad Alcamo
L’ex senatore del Pd Nino Papania è stato condannato oggi dal Tribunale di Trapani ad un anno di reclusione per corruzione elettorale. L'ex parlamentare avrebbe chiesto voti in cambio di soldi e posti di lavoro. Assieme a lui sono stati condannati, a otto mesi di reclusione, Leonardo Vicari, Giovanni Renda, Leonardo e Giuseppe De Blasi, rispettivamente padre e figlio.Â
Il processo era iniziato nell’ottobre 2014 e ha riguardanto la fase del ballottaggio alle Amministrative del 2012 ad Alcamo che vedeva contrapposti Sebastiano Bonventre (Pd) e Niclo Solina, candidato della lista civica Alcamo Bene Comune. Allo spoglio risultò vincitore Bonventre, sostenuto da Papania, grazie a 39 preferenze in più. Il primo cittadino si dimise nel 2015 anche in seguito a notizie che riguardavano la sua appartenenza alla massoneria e a fotografie che lo ritraevano all’interno di una loggia massonica.
Il giudice ha, invece, assolto per insufficienza di prove Papania dall’accusa di aver offerto derrate alimentari in cambio del voto. Papania, già nel 2016, era stato condannato per concorso in voto di scambio, con il rito abbreviato, in relazione al primo turno elettorale delle amministrative ad Alcamo del 2012. Per questo episodio è tuttora in corso il processo davanti alla Corte d’Appello di Palermo.
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