L'ex sindaco Vaccarino presenta denuncia contro prefetto

L'ex sindaco Antonino Vaccarino, che in passato, con lo pseudonimodi Svetonio, riuscì ad avviare una corrispondenza epistolare, per conto dei Servizi ...

L'ex sindaco Antonino Vaccarino, che in passato, con lo pseudonimodi Svetonio, riuscì ad avviare una corrispondenza epistolare, per conto dei Servizi segreti con il boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro, ha presentato alla Procura di Marsala, un esposto-denuncia contro l'ex prefetto di Trapani, Giuseppe Priolo. Secondo l'ex primo cittadino di Castelvetrano, il rappresentante del Governo avrebbe "travisato la realtà dei fatti" citando fatti che lo riguardano nella sua proposta di scioglimento del Consiglio comunale di Castelvetrano. In particolare, in merito al consigliere comunale Salvatore Vaccarino, il prefetto, da poco andato in pensione, avrebbe rilevato che è figlio dell'ex sindaco e fatto riferimento - in chiave negativa - ai contatti di quest'ultimo ebbe con Messina Denaro. Per i legali di Vaccarino, gli avvocati Baldassare Lauria, Giuseppe Maria Ingrassia e Giovanna Angelo, l'affermazione "è palesemente fuorviante, dal momento che è notorio che il professore Vaccarino era riuscito ad entrare in contatto con il latitante per conto dei Servizi segreti e con l'obiettivo di convincerlo a consegnarsi alla giustizia, ragione per cui è stato anche oggetto di minacce di morte da parte dello stesso boss". "L'episodio - ha commentato l'ex sindaco - va inserito in un continuum di violenze fisiche e psicologiche iniziato con il mio arresto avvenuto nel 1992". Accusato di essere un mafioso dal collaboratore di giustizia Vincenzo Calcara, Vaccarino fu assolto dopo cinque anni trascorsi in regime di detenzione nel carcere di Pianosa. Per i suoi avvocati si configurerebbe il reato di tortura. Da qui la denuncia alla Procura marsalese accompagnata da un dossier di oltre 300 pagine, che descrive anche i cinque anni di "indicibili torture" subite - a dire dell'ex sindaco - durante la sua detenzione.

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