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Limitazioni a pubblicità gioco d'azzardo, Gandolfo e Maltese: "Soddisfatti a metà"

11 Agosto 2016 09:40, di Ornella Fulco
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"Un primo passo avanti contro l'azzardo e la tutela dei soggetti deboli e delle famiglie ma non basta", così commentano la pubblicazione del decreto c...

"Un primo passo avanti contro l'azzardo e la tutela dei soggetti deboli e delle famiglie ma non basta", così commentano la pubblicazione del decreto che vieta la pubblicità del gioco d'azzardo legale Gino Gandolfo, coordinatore regionale per la Sicilia della campagna nazionale "Mettiamoci in Gioco", e l'avvocato Vincenzo Maltese, segretario dell'associazione Co.di.ci. Trapani e dell'Osservatorio per la Legalità. Il decreto attuativo sullo stop alla pubblicità del gioco d'azzardo legale, datato 19 luglio e firmato dai ministri dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, e dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, rende operativa la norma contenuta nella Legge di Stabilità, entrata in vigore otto mesi fa, che riguarda l'individuazione dei media specializzati ai fini della pubblicità di giochi con vincite in denaro. Il provvedimento stabilisce che gli spot sull'azzardo legale non potranno andare in onda nella fascia oraria dalle 7 alle 22 sui canali generalisti della Rai (Raiuno, Raidue e Raitre), su quelli di Mediaset (Canale 5, Italia 1 e Retequattro), su La7, Tv8 (la ex Mtv), la Nove (la ex Deejay Tv, di proprietà del gruppo Discovery Italia) oltre ai canali tematici indirizzati in via esclusiva o prevalente ai minori. Tra l'altro alcuni canali per bambini sono di proprietà del Gruppo De Agostini che, a sua volta, è proprietario di IGT/Lottomatica. La pubblicità continuerà, invece, ad andare in onda, senza limitazioni, sui media"specializzati", sui canali tematici, sulle piattaforme a pagamento, sulle emittenti locali e sui canali radiofonici, quindi anche su Mediaset Premium e Sky. Sono previste sanzioni fino a 500mila euro per chi non rispetterà la nuova regolamentazione. Gandolfo e Maltese esprimono moderata soddisfazione per il provvedimento del governo nazionale ma sottolineano si continuerà a chiedere l'introduzione del divieto assoluto per tutti canali, anche quelli a pagamento e quelli tematici. "Una mediazione del governo Renzi che ci lascia soddisfatti a metà - concludono - ma di certo noi continueremo a tenere alta l'attenzione sulla piaga sociale del gioco d'azzardo che sta distruggendo tante famiglie".

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