L'input per l'arresto di Messina Denaro un appunto nascosto dalla sorella Rosalia
La scoperta lo scorso 6 dicembre mentre i Ros mettevano una cimice a casa della donna
L'arresto di Matteo Denaro è legato ad un appunto dettagliato sulle sue condizioni di salute scritto dalla sorella Rosalia, appunto che poi aveva nascosto nell'intercapedine di una sedia. Sarebbe stato questo a fornire agli investigatori l'input che ha portato, il 16 gennaio scorso, all'arresto del capomafia.
E' uno dei particolari che emerge dall'inchiesta del procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dell'aggiunto Paolo Guido e che oggi ha portato all'arresto per associazione mafiosa di Rosalia Messina Denaro.
Lo scritto è stato scoperto dai carabinieri del Ros lo scorso 6 dicembre mentre piazzavano delle cimici nella abitazione della donna. Eseguendo un decreto di intercettazione disposto dalla Procura, entrano in un appartamento di Castelvetrano nella disponibilità di Rosalia Messina Denaro, lei a differenza delle altre sorelle che vivono a casa con la madre, abita da sola.
La missione è piazzare delle microspie. Mentre cercano il posto giusto per nasconderle, i militari scoprono un appunto all'interno di una gamba cava di una sedia. Lo fotografano e lo rimettono al suo posto, in modo da non insospettire la donna.
La foto successivamente viene analizzata dagli inquirenti e si scopre che si tratta di un diario clinico di un malato di cancro. Ma a chi si riferisce? Nessuno dei familiari di Rosalia, da quanto risulta ai carabinieri, soffre di patologie oncologiche. Il sospetto, vista anche la necessità di nascondere il biglietto, è allora che si tratti del latitante.
I militari dell'Arma allora partendo dalle indicazioni dettagliate sulla patologia e dalle date in cui il paziente, del quale ovviamente Rosalia non fa il nome, è stato operato, attraverso accertamenti effettuati prima al Ministero della Salute e poi su banche dati sanitarie nazionali, arrivano a identificare un maschio di età compatibile con quella del latitante che si è sottoposto agli stessi interventi chirurgici indicati nell'appunto.
Si tratta di Andrea Bonafede, geometra di Campobello di Mazara e nipote del boss locale. I tabulati telefonici dimostrano, però, che il geometra non può essere il paziente oncologico di cui si parla nel pizzino, perché nei giorni in cui il malato subiva le operazioni, una a Mazara del Vallo l'altra a Palermo, Bonafede si trovava a casa sua a Campobello. Tutti gli indizi conducono a Messina Denaro. L'analisi della cartella sanitaria digitale porta gli inquirenti alla visita prenotata a nome Bonafede alla clinica "La Maddalena" il 16 gennaio 2023. E alle 9.15 scatta il blitz che mette fine alla trentennale latitanza del padrino di Castelvetrano.
© Riproduzione riservata
Dello stesso argomento
I più visti
Rissa al Sun Club di Trapani
E' Marisa Leo, la donna uccisa dall'ex Angelo Reina ieri pomeriggio
Incidente stradale sulla provinciale 16 per Custonaci, tre feriti in codice rosso
Muore per un arresto cardiaco mentre corre sul Lungomare Dante Alighieri
Mega yacht con a bordo un pilota di formula uno, veleggia nelle acque di Cornino