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Litiga con il fratello e lo minaccia con un fucile a canne mozze, arrestato un 35enne - Trapani Oggi

Castelvetrano | Cronaca

Litiga con il fratello e lo minaccia con un fucile a canne mozze, arrestato un 35enne

18 Marzo 2019 10:37, di Ornella Fulco
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Litiga con il fratello e lo minaccia puntandogli contro un fucile a canne mozze. È accaduto a Castelvetrano dove i Carabinieri hanno arrestato

Litiga con il fratello e lo minaccia puntandogli contro un fucile a canne mozze. È accaduto a Castelvetrano dove i Carabinieri hanno arrestato in flagrante il 35enne castelvetranese Valentino Girolamo. I militari sono intervenuti presso l’abitazione della madre dei due. Salvo aveva imbracciato una doppietta calibro 12 caricata con due cartucce a pallettoni.

I due fratelli sono stati trasportati in due diversi ospedali, a Castelvetrano e a Mazara del Vallo, per le cure del caso mentre gli accertamenti dei carabinieri proseguivano con la perquisizione dell'auto dell'aggressore dove sono state rinvenute 12 cartucce calibro 12, di cui 2 a pallettoni e 10 a pallini; due coltelli da cucina con lama di 11,5 centimetri; un coltello a serramanico con lama di 9 centimetri; un coltello a serramanico con lama di 7 centimetri; un seghetto a mano con lama dentata lunga 26 centimetri; un paio di forbici da potatura.

Nella abitazione di Valentino Girolamo Salvo, in contrada Fontanelle, i militari dell'Arma hanno trovato le canne mozzate del fucile. Tutto il materiale trovato è stato sottoposto a sequestro. È stato anche accertato, con l’ausilio di una squadra della E-distribuzione, il furto aggravato di energia elettrica: l'uomo infatti aveva realizzato un allaccio abusivo sulla rete.

Sempre i militari del Nucleo operativo e radiomobile hanno arrestato, sabato scorso, il 32enne castelvetranese Nino Misuraca, già sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare. Gli sono stati notificati provvedimenti di sospensione provvisoria della detenzione domiciliare, con conseguente carcerazione, emessi entrambi lo scorso 15 marzo, dovendo espiare la condanna residua a 5 mesi di reclusione.
Entrambi gli arrestati, terminate le formalità di rito, sono stati condotti alla Casa Circondariale di Trapani.

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