Litiga con la madre e poi all'arrivo dei carabinieri minaccia di far esplodere una bombola di gas
Poteva finire in una vera tragedia se i Carabinieri non fossero intervenuti prontamente dopo la richiesta di una mamma disperata. Una telefonata allar
Una chiamata disperata al 112 e l'arrivo provvidenziale dei Carabinieri ha evitato una tragedia a Trapani. La telefonata allarmata ha subito fatto scattare l’allarme e così la gazzella con a bordo i militari dell’Arma è arrivata a casa di Manuel Guarnotta di Erice 20 anni, agli arresti domiciliari. C’era stata una lite in famiglia. Giunti sul posto i carabinieri hanno constatato che il ragazzo in evidente stato di agitazione, aveva aggredito prima verbalmente la madre, distruggendo diversi suppellettili presenti all’interno dell’abitazione, ma la cosa più grave era quell bombola del gas che teneva in mano Guarnotta e con la quale voleva far saltare l’abitazione. L’arrivo dei Carabinieri non ha suscitato nel giovane l’effetto sperato infatti, ha continuato a inveire contro di loro, minacciando di manomettere quella bombola del gas per far esplodere l’abitazione. Senza nessuna esitazione in pochi attimi il giovane è stato bloccato e tratto in arresto e, al termine delle formalità di rito, posto in custodia in camera di sicurezza del comando Compagnia di Trapani, in attesa del rito direttissimo, che ha convalidato l’arresto e posto il giovane ai domiciliari. Tutto è accaduto nella tarda serata di giovedì Manuel Guarnotta, è stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Trapani per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale.Â
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