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Lunga squalifica a giocatore del Ligny

26 Febbraio 2014 09:27, di Niki Mazzara
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Alessandro Fedele, giocatore di calcio del Ligny che milita in promozione, è stato squalificato per cinque anni, sino al 22 febbraio 2019, con la “pre...

Alessandro Fedele, giocatore di calcio del Ligny che milita in promozione, è stato squalificato per cinque anni, sino al 22 febbraio 2019, con la “preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC ai sensi dell'art. 19, comma 3, del C.G.S.”. Il provvedimento del giudice sportivo a seguito dei fatti avvenuti sabato scorso nella gara di anticipo tra Cus Palermo e Ligny. La squadra trapanese era in svantaggio di un gol e nel secondo tempo, al 16', gli veniva fischiato un rigore contro. Fedele, secondo quanto riportato nel referto arbitrale, sarebbe stato reo di avere commesso un “ grave atto di violenza nei confronti di un avversario; nonchè, dopo l'espulsione, per avere colpito l'arbitro con calci alle tibie e per averlo spintonato facendolo cadere a terra provocando forte dolore alla spalla sinistra; per avere ancora continuato a colpirlo con calci all'inguine provocando ancora forte dolore e per avere, nel contempo, assunto contegno offensivo e minaccioso. L'arbitro, non sussistendo le condizioni fisiche ottimali per la prosecuzione della direzione della gara, decideva di sospenderla definitivamente per poi recarsi presso un Presidio ospedaliero dove venivano diagnosticati traumi contusivi con una prognosi di tre giorni s.c. Il Giudice sportivo, letto il referto, condividendo la “opportunità da parte dell'arbitro di non proseguire la gara stante le precarie condizioni fisiche imputabili alla violenza subita” e “sancita la responsabilità delle Società Ligny Trapani 2013 alla quale va addebitata la sospensione della gara per effetto di quanto ascrivibile al proprio calciatore”, ha deciso anche di infliggere alla Società Ligny Trapani la punizione sportiva della perdita della gara per 0-3. Inoltre, una squalifica per proteste nei confronti dell'arbitro anche per Salvatore Di Stefano, dirigente del sodalizio trapanese, inibito a svolgere ogni attività sino al prossimo 5 marzo, e una giornata a Leonardo Scalera. Redazione

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