Lungaggini burocratiche e disagi: scoppia la protesta dei rifugiati di Bonagia
Un gruppo di ospiti del centro per i richiedenti asilo di Bonagia, gestito dalla cooperativa "Badia Grande" che fa capo alla Caritas, ha protestato co...
Un gruppo di ospiti del centro per i richiedenti asilo di Bonagia, gestito dalla cooperativa "Badia Grande" che fa capo alla Caritas, ha protestato con un corteo e un sit-in, stamattina, intorno alle 7.30, lungo la strada provinciale 20 nel tratto che attraversa la frazione valdericina. I dimostranti, una cinquantina circa, dopo aver rallentato il traffico in direzione Trapani con il loro corteo, si sono seduti e sdraiati sulla sede stradale di via Asmara all'altezza di via dei Feaci, poco fuori dall'abitato, bloccando i mezzi in transito in entrambe le direzioni. Attimi di tensione si sono registrati, in attesa che sul posto giungessero le pattuglie di Polizia e Carabinieri e poi anche della Polizia municipale di Valderice, da parte di alcuni pendolari che si sono visti bloccare sul tragitto verso i luoghi di lavoro. La protesta è nata, come abbiamo appreso dalle testimonianze dei richiedenti asilo, contro le presunte lungaggini burocratiche relative al riconoscimento dello status di rifugiati, procedura a cura degli uffici della Questura di Trapani. "Siamo fermi qui da tre mesi - gridavano in tanti - senza documenti, senza soldi, senza assistenza medica". Gli extracomunitari, provenienti da Eritrea, Nigeria, Afghanistan, Siria, si sono anche lamentati della qualità del cibo e del vestiario in loro dotazione e dei disagi che affrontano ogni giorno per raggiungere Trapani. "Dobbiamo andarci a piedi e ci impieghiamo tre ore - hanno raccontato - e non vogliamo più essere trattati come animali, siamo esseri umani". Sul posto sono sopraggiunti, dopo circa mezz'ora, anche un assistente sociale e da un mediatore culturale della "Badia Grande" che sono riusciti ad indurre i manifestanti a liberare la sede stradale per far riprendere la viabilità in entrambe le direzioni di marcia. "Non ci muoviamo di qui - ripetevano i richiedenti asilo - se non arrivano le autorità per assicurarci che i documenti di cui abbiamo bisogno saranno pronti in breve tempo". A calmare ulteriormente gli animi è poi giunta la responsabile della struttura, Giusy Cusenza, insieme al presidente della cooperativa "Badia Grande", Antonio Manca. "Per ottanta di voi - hanno detto ai manifestanti - abbiamo già ricevuto la convocazione in Questura da parte della commissione che si occupa del riconoscimento dello status di rifugiato. Le audizioni si svolgeranno nelle prossime settimane e, via via, lo stesso accadrà per tutti gli altri ospiti del centro". Attualmente presso la struttura di Bonagia sono ospitati circa 190 richiedenti asilo. Il "villaggio" sarà oggetto della visita del nuovo vescovo di Trapani, monsignor Pietro Maria Fragnelli, che ha scelto di incontrare i migranti nella mattinata di domenica 3 novembre, prima della cerimonia ufficiale di ingresso nella Diocesi che si svolgerà nel pomeriggio in Cattedrale.
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