L'Unione Donne Italiane avanza proposte ai Candidati Sindaco
In vista delle prossime consultazioni per l’elezione del sindaco di Trapani, Valentina Colli, Presidente Provinciale dell’ UDI di Trapani ha inviato a...
In vista delle prossime consultazioni per l’elezione del sindaco di Trapani, Valentina Colli, Presidente Provinciale dell’ UDI di Trapani ha inviato ai candidati sindaco un pro memoria comportamentale a supporto delle donne. In questa nota si evidenzia come “ La normativa europea definisce il principio di “pari opportunità come l’assenza di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale di un qualsiasi individuo per ragioni connesse al genere, religione e convinzioni personali, razza e origine etnica, disabilità , età , orientamento sessuale. Con approccio gender mainstreaming devono quindi essere affrontati gli ambiti discriminatori della soggettività femminile nella società : dalla prevenzione e contrasto dellaviolenza di genere, all'occupazionee a una corretta rappresentazione della donna sui media. Nel quadro delle trasformazioni sociali diventa impellente ridefinire esplicitamente cosa sia la cittadinanza per le donne e interrogarsi su quali diritti e in quali condizioni essa possa trovare effettiva attuazione, attuando strategie di empowerment. Pertanto, - scrive la Colli - chiediamo a tutti i candidati a Sindaco di inserire nei loro programmi i seguenti punti: 1/ La parità di genere al 50% nella Giunta Comunale, secondo il comma 137, dell’art. 1 della legge n. 56/2014. 2/ Atto di indirizzo per «l'uso del genere nel linguaggio amministrativo", secondo direttiva 23 maggio 2007 emanata dal dipartimento della Funzione Pubblica in attuazione della Direttiva 2006/54/CE del Parlamento e del Consiglio Europeo; 3/ Città Libera dalle pubblicità lesive della dignità della donna”, secondo il protocollo ANCI-Iap 6/3/2014 e la risoluzione europea 2008/2038 INI. 4/ Ius soli comunale e Carta della Mobilità Umana; 5/ Istituzione di una “Casa delle donne”, struttura aperta con funzione di filtro/interfaccia con il territorio ed i servizi esistenti, al fine di facilitare sia l’accesso ai servizi sia la compliance terapeutica con gli operatori dei servizi. 6/ Potenziamento dei Consultori: con atto di indirizzo per promuovere la somministrazione della RU486: affiancata ad una adeguata informazione ed educazione sessuale, tamponerebbe l’emergenza degli obiettori di coscienza e diminuirebbe le richieste di Ivg. 7/Contributi per coppette mestruali e pannolini lavabili, con campagna di sensibilizzazione. Chiediamo quindi un “welfare state” che permetta alle donne di sperimentare un proprio progetto di vita e una pluralità di ruoli, che possono essere una condizione necessaria, anche se non sufficiente, per la rimozione delle disuguaglianze generate dalla nuova povertà , per contribuire a dare una nuova visione della Città . Restiamo a disposizione dei Candidati per confronti ed approfondimenti, augurandoci che la “questione di genere” non si riduca a propaganda e politiche di approssimazione.
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